Mitterrand tifa per il Marsiglia «I giudici perseguitano Tapie di Enrico Benedetto

Lo scandalo calcistico diventa politico e approda all'Eliseo FRANCIA Lo scandalo calcistico diventa politico e approda all'Eliseo Mitterrand tifa per il Marsiglia «I PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bernard Tapie ha trovato ieri in Francois Mitterrand un difensore insospettabile e coriaceo. Approfittando del 14 luglio - con la tradizionale apparizione televisiva dopo il défilé militare - l'Eliseo si tuffa nella mischia per rendere giustizia all'ex ministro, ormai quasi ko per lo scandalo pallonaro (tangenti & corruzione) che travolge il suo Olympique Marseille. E non risparmia le critiche verso la magistratura, o meglio il procuratore Eric de Montgolfier che conduce le indagini. Le sue parole già provocano aspre reazioni. Il giscardiano Philippe de Villier che guidò insieme a Charles Pasqua e Philippe Séguin la crociata anti-Maastricht - ne denuncia per esempio «le critiche oltraggiose e indegne». L'affaire pallonaro lascia insomma il mondo sportivo e diviene ogni giorno più politico. Lo testimonia il durissimo attacco mosso ieri a Tapie dal¬ l'avvocato Serge Klarsfeld, l'uomo che tutela gli ex deportati e i loro familiari. Paragonando alla Gestapo i metodi della polizia transalpina per «far confessare» i calciatori, il vulcanico patron Om evocava mercoledì il calvario cui andarono incontro gli ebrei francesi. Bernès - il direttore generale marsigliese tuttora in carcere insomma, e Jacques Eydelie sarebbero dunque i nuovi martiri. Per Klarsfeld un simile parallelo «è infame». Esige pubbliche scuse, o adirà a vie legali. Francois Mitterrand non en-, tra nel merito, ma in compenso rende omaggio senza lesinare a Bernard Tapie. Dell'uomo loda «l'intelligenza e l'energia». E definisce il ministro «eccellente». «Amo l'Olympique Marseille, una grande squadra che gli deve parecchio» prosegue. Poi arrivano i rilievi alla procedura in corso. Per l'Eliseo l'eventuale corruzione non avrebbe «movente»: Tapie aveva già il campionato in tasca, perché comprare gli avversari? E bolla di «grave errore» quello che fa dell'innocente un colpevole quando ancora manchino sentenze. Sott'accusa i media, va da sé, ma anche il loquace Montgolfier, che da giorni rimbecca Tapie e intrattiene rendez-vous quotidiani con la stampa. Non si fa così, denuncia Francois Mitterrand, invocando maggiore riserbo e - tra le righe - possibili sanzioni. Il responsabile dell'istruttoria accetterà il bavaglio? Non si direbbe: per stamane è attesa la sua ennesima conferenzastampa. Un focoso Mitterrand ha comunque strigliato anche Poivre d'Arvor, conduttore star a «Tfl», rinfacciandogli «l'insolenza». A una domanda maliziosa se l'è presa con lui: «La riconosco. Nessun dubbio, il marchio di fabbrica non cambia». Decisamente, meglio avere quello Tapie. Enrico Benedetto

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