«In tre mi hanno rapita»

«Ih tre mi hanno rapita» Drammatica avventura di una ragazza trovata svenuta a Pisa «Ih tre mi hanno rapita» Caricata a forza su un'auto a Moncalieri mentre andava al lavoro «Due uomini mi hanno tappato la bocca, del viaggio non ricordo nulla» «Ho paura; avrò paura per sempre». Anna Di Santo compirà 23 anni il 26 luglio. E' piccola, minuta; si tormenta i corti capelli neri e ripete: «Non mi ricordo niente; voglio solo dormire». Poi sussurra: «Mi hanno lasciata andare dicendo di aver sbagliato persona». Lunedì mattina è uscita di casa, un complesso popolare alla periferia di Moncalieri per recarsi a Trofarello. Poco lontano dalla casa della famiglia dove lavora come baby-sitter è stata rapita da tre uomini in auto che, secondo il racconto della ragazza, l'avrebbero malmenata e narcotizzata. Solo dieci ore più tardi si è svegliata, a Pisa, davanti alla stazione. Nella piccola cucina al quinto piano di via Juglaris 27/1 racconta la sua terrìbile avventura: «Erano quasi le 8. Appena scesa dal pullman mi sono incamminata lungo la strada che sale verso Poirino. Era deserta, come sempre. Pochi passi e un'auto mi è piombata addosso; sono scesi in due. Mi hanno tappato la bocca dicendo: 'Stai zitta'. Ho cercato di liberarmi, ma mi hanno stretto le braccia e trascinata in auto». Da quel momento Anna non ricorda nulla. Neppure un attimo del viaggio verso la Toscana. Neppure i volti dei rapitori che la minacciavano con accento meridionale. La ragazza si è risvegliata a Pisa solo a metà pomeriggio, di fronte alla Stazione ferroviaria. Un passante l'ha trovata accasciata sul marciapiede, intontita. Sulle braccia lividi e graffi, segno evidente di una colluttazione con gli aggressori. In ospedale, al pronto soccorso del Santa Chiara, dove era stata trasportata dalla Polfer, l'hanno raggiunta nella notte i genitori. Avevano denunciato la sua scomparsa già nella mattinata di lunedì. Racconta la mamma, Venerina: «Alle 9 ha telefonato la signora Zanon da cui lavora Anna; dalla primavera si occupa dei bambini. Mia figlia non si era ancora vista; erano stupiti del ritardo perchè lei è sempre puntuale. Abbiamo capito che le era successo qualcosa». Ugo Zanon: «Una ragazza coscienziosa, affettuosa con i miei figli. Dopo aver parlato con la famiglia di Anna abbiamo telefonato ai carabinieri. Si temeva un incidente». Ma i genitori e i fratelli adesso ricordano una lunga serie di misteriose minacce: telefonate mute a tutte le ore del giorno e della notte. E poi angoscianti bigliettini sullo zerbino di casa: «Stai attenta: prima o poi ti spaccheremo la faccia». Il fratello: «Anna era spaventata. Anche il suo ragazzo era stato minacciato e non siamo mai riusciti a trovare un perchè». [ih. acc] ' Anna Di Santo appena rientrata nella casa dei genitori continua a ripetere «Non ricordo Ho avuto tanta paura Voglio solo ' dormire»

Persone citate: Anna Di Santo, Polfer, Ugo Zanon, Venerina, Zanon

Luoghi citati: Moncalieri, Pisa, Poirino, Toscana, Trofarello