C'è il problema doping

C'è il problema doping C'è il problema doping Vanno scorso solo 128 controlli ma servono indagini più severe GINEVRA. Ci sarà anche il presidente Matarrese, oggi al sorteggio, a «tifare» per il nostro settebello di Coppa. Matarrese, non dimentichiamolo, è «anche» vice presidente vicario dell'Uefa. Il calcio italiano, all'estero, gode sempre di grande prestigio. Soprattutto quello di club. Le squadre in lizza, quest'anno, sono sette: Milan, Parma, Torino, Inter, Juventus, Lazio, Cagliari. Però attenzione: Rai e Fininvest hanno deciso (ma sarà vero?) di non farsi la guerra, strategia che, di solito, permetteva alle squadre straniere sorteggiate di quadrare il bilancio con la semplice cessione dei diritti televisivi. La cessione portava a un'asta, l'asta contribuiva a impennare i costi, e così via. Morale della favola: chiunque si imbatteva in una delle nostre unità, celebrava l'evento come se avesse vinto un tredici miliardario. Patti chiari e amiciza lunga. Assodato che le partite casalinghe delle italiane sono tutte Rai (alla modica cifra di 49 miliardi), l'ente di Stato e Rti hanno deciso di dividersi, da buoni colleghi, le gare esterne. Fermo restando che la Champions League, Milan compreso, rimane saldamente in mano Fininvest. Alle corte: chi ha la fortuna di incrociare un'Inter o una Juve, si aspetti d'ora in poi di essere pagato il giusto, e nulla più. Le società iscritte sono, in tutto, 149. Nella Coppa dei Campioni sono previsti dieci turni preliminari; addirittura undici nella Coppa delle Coppe. Nessuno, invece, in Coppa Uefa. Già fissate le date di detti turni: 18 e 25 agosto. Il via ufficiale, in compenso, avverrà come al solito a settembre, il 15 e il 29. Capitolo anti-doping. L'Uefa ci tiene molto. Nel corso dell'ultima stagione, nessuno dei 128 giocatori sorteggiati su 32 partite (un po' pochi e molto poche, per la verità, ma sempre meglio che niente) è risultato positivo. Questa la prassi: due elementi per squadra, partite sorteggiate fino ai quarti, controlli obbligatori dalle semifinali della Coppa delle Coppe e della Coppa Uefa, nonché dal turno conclusivo della Champions League, a tutte le finali. Nelle reti, diciamo così, sono «cadute» 30 squadre di sedici nazioni. Borussia Dortmund, Olympique Marsiglia, Glasgow Rangers e Porto detengono il record stagionale di pipì (cinque partite), seguite a ruota da Milan e Juventus (quattro). Il cinquanta per cento degli incontri della Champions League è stato sottoposto a esame. Avanti tutta, dunque. Con la preghiera che si cerchi di ampliare al più presto il campo d'indagine. [r. e]

Persone citate: Matarrese

Luoghi citati: Cagliari, Dortmund, Ginevra, Glasgow, Juventus, Lazio, Marsiglia, Parma, Torino