I divi Tv contro Girone: «Macché soldi in nero» di Maurizio Tropeano
Parisi: «Sono sbigottita». Banfi e Biscardi: tutto dichiarato al Fisco 1 divi Tv contro Girone: «Macché soldi in nero» Parisi: «Sono sbigottita». Banfi e Biscardi: tutto dichiarato al Fisco Uno sponsor per nemico. Paolo Girone, il telepromotore per eccellenza, e a suo dire «gran elemosiniere» di soubrette, cantanti, presentatori televisivi, adesso ha solo avversari agguerriti. Ha accusato alcuni teledivi di essere i destinatari dei fondi neri dispensati dalla sua Sales Promotion. E adesso loro sono in rivolta. La parola d'ordine generale è smentire: «Mai ricevuto soldi in nero». La strategia: attendere e affidare tutta la pratica agli avvocati. Querele e richieste di danni in vista per il «cattivo» Girone. Ma intanto i teledivi continuano a lavorare e lo maledicono. Heather Parisi, a Bellaria dove sta registrando una puntata delle sue «Bellezze al bagno», il programma in onda su Retequattro, è indignata: «E' una vicenda seccante anche perché io continuo ad andare in onda ed è difficile convincere della propria innocenza i telespettatori». Dunque lei non ha preso soldi in nero? «Assolutamente no. I contratti li seguono gli agenti ma posso affermare di non aver commesso niente di illegale. Sono tranquilla e poi io non ho ancora ricevuto avvisi di garanzia o altre comunicazioni dal giudice». La Parisi ha letto la notizia sabato mattina sull'Espresso. E' il settimanale a rivelare le confessioni di Girone che avrebbe pagato 120 milioni per lo spettacolo «Finalmente venerdì» (1989, Canale 5); 90 milioni per «Stasera mi butto» (Raiuno, 1991) e 120 per «Domeniche insieme» (Raiuno, 1992). In tutto 330 milioni: «Mi è preso un colpo, sono rimasta sbigottita. Poi ho rimosso, per me si tratta solo di cavoiate. Quello che non capisco è per quale motivo una persona del genere abbia lanciato simili accuse». Heather sta valutando con il suo agente la possibilità di affidarsi ad un avvocato per tutelare la sua immagine: «Sono molto seccata. Sono una fan del giudice Di Pietro ed essere accostata ai peggiori scandali di Tangentopoli proprio non mi va giù. I giornali non hanno certo fatto un buon servizio». Anche Giancarlo Magalli è in sala di registrazione, ma a differenza della collega ha deciso di prendersi un giorno di riflessione, per riordinare le idee sulla vicenda, e di non parlare con i giornalisti. Secondo Girone, il conduttore, attualmente in forza a Telemontecarlo, avrebbe ricevuto 56 milioni per l'edizione 1989 di Fantastico in onda su Raiuno. Chi parla è invece Aldo Biscardi. Secondo Girone avrebbe incassato 373 milioni in nero per declamare, nel bel mezzo del «Processo del lunedì», il nome dello sponsor. Biscardi è deciso: «Devo immediatamente e decisamente far rilevare che qualsiasi pagamento ricevuto quale compenso della mia attività di giornalista è sempre stato regolarmente dichiarato secondo quanto prescritto dalla normativa fiscale italiana». E il giornalista-conduttore informa i suoi fedeli telespettatori e quindi anche Girone di «aver dato subito incarico all'avvocato Massimo Maria Berruti di Milano al fine di tutelarmi anche in conseguenza di fatti e dichiarazioni male interpretati». Anche Lino Banfi nega di aver preso mai soldi in nero: «Ho letto i giornali e sono rimasto a bocca aperta». Girone accusa l'attore pugliese di avere intascato 100 milioni per «Stasera Lino» in onda su Raiuno. Lui replica: «In ogni trasmissione abbiamo sempre preso dei soldi dagli sponsor ma attraverso la Sipra che è una consociata Rai e sono tutti documentabili e dichiarati dal commercialista. Se uno vuole andare a vedere, può andare». E quello che farà a settembre Ilio Poppa, il pubblico ministero milanese che conduce le indagini sui «fondi neri» delle telepromozioni. Maurizio Tropeano Heather Parisi
Luoghi citati: Milano
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