Le star:alt ai pettegolezzi

14 Rod Stewart guida la protesta, ha fatto causa a un giornale e chiede 50 miliardi le star: uh ai pettegolezzi Rivolta anti-stampa scandalistica ALLA CONQUISTA DELLA PRIVACY LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In questi giorni tutte le star di Hollywood, ma probabilmente anche la famiglia reale inglese, fanno il tifo per Rod Stewart. Il cantante, 47 anni, è impegnato in una querela con la sua ex governante che potrebbe segnare la fine di teleobiettivi e cimici al servizio dei tabloid e dei rotocalchi scandalistici. Se vincerà, sarà un trionfo per il diritto alla privacy di cui Fergie - fotografata l'estate scorsa in topless sulla Costa Azzurra - potrebbe rallegrarsi per future evenienze. L'invasione delle case di attori, cantanti e personaggi celebri non conosce più limite. E Stewart, uno per tutti, ha deciso di battersi. La governante di Stewart Carole Bodman, 42 anni, inglese di Doncaster - è stata querelata per avere pubblicato le sue pepate memorie, l'anno scorso, sul Sunday Mirror. Titolo: «La sconvolgente verità su Rod». Accompagnato da fotografie che presumibilmente lei stessa aveva scattato, il memoriale puntava tutto sulle prodezze sessuali del suo datore di lavoro e sui suoi presunti problemi matrimoniali. La Bodman, probabilmente, di cose ne aveva viste e sentite molte. Nella casa di Stewart era rimasta sette anni, dal 1985 all'anno scorso. Ma questo, sostiene il cantante, non è un motivo valido. Quelle memorie, sostengono i suoi avvocati, gli sono costate «umiliazione e angoscia». Di qui la causa, con la richiesta di danni per qualcosa come cinquanta miliardi di lire, che naturalmente la Bodman dichiara di non posse¬ dere. La governante, anzi, ha replicato facendo una contro-, querela. Accusa Stewart di averla licenziata senza motivo, unicamente perché aveva rifiutato di firmare un documento in cui si sarebbe impegnata a non rivelare informazioni sulla vita privata del cantante. «Sembra tutto uno scherzo - dice lei -. Non credo proprio che Rod Stewart possa pensare di cavare un dollaro da me». Ma non è lei, in realtà, sul banco degli accusati. E' il gossip internazionale, il pettegolezzo di bassa lega, ad avere forse i giorni contati. E' la fine, se Rod Stewart la spunta, del teleobiettivo che supera gli ultimi veli per rivelare a un pubblico ghiotto i piccoli segreti dei grandi. «Le più moderne tecnologie impediscono a qualsiasi celebrità di avere una vita privata», ha detto Stephen Fisher, un avvocato di Hollywood specialista di casi del genere: «Non sanno neppure quando sono filmati di nascosto - ha sostenuto il legale e ormai ne hanno davvero abbastanza». Stewart non è solo nella sua crociata. L'attrice Joan Collins vuole infatti 30 miliardi di danni dalla rivista americana Globe. Sotto il titolo «La stella di Dynasty, 50 anni, rivela tutto al suo nuovo ragazzo-giocattolo, 32 anni», la rivista aveva pubblicato quattro fotografie scattate attraverso le finestre della sua villa in Francia. «Chiunque ha diritto a un po' di privacy, soprattutto in camera da letto», ha detto la Collins. Un'altra attrice, Roseanne Arnold, ha ottenuto impreci¬ sati danni dal National Enquirer che aveva pubblicato quattro lettere d'amore scritte al marito e - sosteneva lei - «rubate» dalla rivista. L'unica che per ora ha perso la battaglia, in questa guerra contro il gossip, è stata Julia Roberts. Le foto con il marito, il cantante Lyle Lovett, scattate a un concerto il giorno dopo il matrimonio, non erano invasione di privacy. Troppo famosi, ha detto il giudice. [f. gal.] Anche Joan Collins querela una rivista «Vogliamo più rispetto» La rockstar Rod Stewart con la moglie Rachel Hunter. In alto a destra, l'attrice Joan Collins

Luoghi citati: Francia, Hollywood, Londra