Turco uccide un tedesco temeva un' aggressione

Aveva rotto per sbaglio il vetro di una finestra della casa di un immigrato, che lo affronta a coltellate Aveva rotto per sbaglio il vetro di una finestra della casa di un immigrato, che lo affronta a coltellate Turco uccide un tedesco, temeva un*aggressione Tragico equivoco, adesso si attende un'ondata di vendette BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un immmigrato turco uccide un giovane tedesco temendo un'aggressione e nel Paese, ancora scosso dall'incubo dei roghi xenofobi e razzisti, è immediato il timore di una nuova vampata di violenza fatta di ritorsioni e di vendette. Ma l'intera vicenda, almeno secondo la ricostruzione fornita ieri dalla polizia, sembra soprattutto la spia di una fortissima tensione alimentata da paura e da sfiducia: il risultato di un drammatico «equivoco» che è costato la vita a un uomo di venticinque anni e costerà anni di carcere a un altro. L'omicidio è avvenuto a Wetzlar, in Assia, nella notte fra lunedì e martedì: secondo la polizia, tutto è cominciato quando la vittima e un amico hanno infranto casualmente alcuni vetri, appoggiati al muro esterno della casa abitata da una famiglia turca. Svegliato di soprassalto dal rumore, e temendo un'aggressione da parte di un gruppo di estremisti, uno dei turchi è uscito allora con un coltello in mano. Si è precipitato in strada gridando e ha inseguito i due giovani: ne ha raggiunto uno, mentre il secondo si allontanava; lo ha colpito più volte col coltello, lo ha ferito a morte. La polizia ha fermato tre fratelli, in attesa di chiarire chi di loro abbia ucciso il giovane. Secondo un'altra versione dei fatti, non confermata però dalla polizia, i due tedeschi avrebbero rotto volontariamente i vetri di alcune finestre, ancora in attesa di essere installate e appoggiate alla casa in corso di restauro. Sembra in ogni caso che il turco abbia agito perché temeva un attacco nel sonno contro la sua famiglia: una «spedizione punitiva», avrebbero detto agli agenti i tre fratelli arrestati. L'esatta dinamica dei fatti resta ancora da accertare. Ma se le cose sono davvero andate come ieri sosteneva la polizia, una cosa sembra certa: per la prima volta, davanti al pericolo di un'aggressione un immigrato si è difeso da sé, come finora avevano soltanto minacciato di fare i gruppi più esasperati all'interno della comunità turca. Per la prima volta, una «minaccia xenofoba» - inesistente, per di più - ha innescato una reazione immediata di rabbia, un atto di violenza che è sfociato in un omicidio. Ieri molti si chiedevano se il caso resterà isolato, se l'episodio di Wetzlar non avrà seguito. O se metterà in moto al contrario altre violenze negli ambienti estremisti che finora hanno alimentato la furia xenofoba e razzista, [e. n.] Il Cancelliere Kohl: nel Paese la tensione razziale è alle stelle

Luoghi citati: Assia