Ucciso il padre-padrone lo gettarono nell'acido

San Giorgio: 25 ragazzi tra gli 8 e i 16 anni dovevano frequentare un corso di equitazione None, madre e figlia capaci di intendere e volere Ucciso il padre-padrone lo gettarono nell'acido Quando la notte dell'8 agosto 1991 con la complicità di una tossicomane, Romilda Odin, uccisero a None Graziano Bauso, marito violento e padre-padrone, Maria Grazia Fichera e la figlia Franca Maria erano capaci d'intendere e volere. Con fredda determinazione nascosero il cadavere nel freezer pieno di acido muriatico. Per tredici mesi, seppellito nel cortile di casa, il macabro sarcofago ha conservato il terribile segreto. Le due donne e il figlio Vito, all'epoca minorenne, hanno continuato a vivere come se nulla fosse accaduto. Ai vicini dicevano che l'uomo era scappato con l'amante in Brasile. La perizia è stata consegnata dal prof. Ugo Fornari al sostituto procuratore di Pinerolo Emanuele Di Salvo. «Non bisogna però dimenticare - rileva il magistrato - che hanno pur sempre agito in uno stato di estrema disperazione». Il delitto, forse, non sarebbe mai stato scoperto se la Romilda Odin, secondo le due donne autrice materiale dell'omicidio con una overdose di eroina, non avesse raccontato nel giro dei tossici tutta la storia. E proprio in quegli ambienti dove per procurarsi i soldi per la droga si è pronti a fare di tutto, è nata l'idea di ricattare la famiglia Bauso: 30 milioni. Lunedì 19 udienza preliminare davanti al gip Vincenzo Papille I magistrati attendono che Romilda Odin, arrestata in Spagna, venga estradata in Italia.

Persone citate: Bauso, Emanuele Di Salvo, Graziano Bauso, Maria Grazia Fichera, Romilda Odin, Ugo Fornari, Vincenzo Papille I

Luoghi citati: Brasile, Italia, Pinerolo, Spagna