Consolata ritrovato l'antico altare di Maurizio Lupo

Mons. Peradotto: «Non c'è la certezza, ma non escludo che i Savoia abbiano autorizzato il trasferimento» Mons. Peradotto: «Non c'è la certezza, ma non escludo che i Savoia abbiano autorizzato il trasferimento» Consolata, ritrovato l'antico altare Ora è nella chiesa della Visitazione a Miraf tori L'antico altare maggiore della Consolata, rimosso e sostituito attorno al 1704, forse non è andato perso: potrebbe essere finito, almeno in parte, nella chiesa della Visitazione di Maria Vergine, in strada del Castello di Mirafiori 42. Questa chiesa venne fatta costruire da Vittorio Amedeo I di Savoia nel 1617 come cappella ducale della Reggia di Miraflores e affidata ai monaci del priorato di Sant'Andrea, che avevano come casa madre il Santuario della Consolata. Ancora oggi l'altare maggiore della chiesa di Mirafiori è sovrastato da un'antica copia del quadro della Consolata. La tradizione sostiene che venne portato in processione dal Santuario di Torino, con altre vestigia. Documenti non se ne sono ancora trovati, ma il più antico ex-voto della Consolata, datato 1700, ritrae «la guarigione dell'indemoniata» Antonia Margherita Noberasca dinanzi a un altare so¬ vrastato a sinistra da ima statua di Sant'Andrea e a destra da una di San Lorenzo, simile a quella esistente a Mirafiori. In altro ex voto del 1702 una delle statue di sinistra è un San Bernardo, che impugna libro e pastorale come a Mirafiori. Basta per affermare di aver ritrovato l'antico altare? «Forse non basta - dice monsignor Franco Peradotto, rettore della Consolata - ma non escludo che i Savoia al momento dei restauri della Consolata abbiano autorizzato il trasferimento del vecchio altare a Mirafiori». La questione interessa anche l'architetto Roberto Gabetti: «Credo sia una delle più antiche di Torino. Oggi si presenta con una bella facciata barocca secentesca, ma ritengo sia stata applicata sull'originario impianto a capanna, forse del Cinquecento o più antico. Quanto all'altare maggiore l'ipotesi che sia quello della Consolata è affasci¬ nante, merita uno studio. Chi potrebbe esprimersi è Laura Borello». La Borello è una ricercatrice, specializzata in iconografia religiosa. Ha esaminato l'altare di Mirafiori: «Mancano più statue e diversi particolari per poter dire con certezza che si tratta dell'altare perduto della Consolata». Dell'altare hanno tramandato la descrizione due testimoni del 1705, tali Perrone e Fuselli, e i due ex voto di cui abbiamo detto. «Sappiamo - spiega Borello che prima di essere caratterizzato dal quadro della Vergine era ornato da quello della deposizione di Cristo, ancora alla Consolata. Sopra al dipinto, in posizione centrale, vi era collocato lo stemma di casa Savoia. A Mirafiori non c'è. A sinistra vi erano le statue di Sant'Andrea e San Bernardo, a destra quella di San Lorenzo e San Benedetto. A Mirafiori vi sono due statue, quelle di San Bernardo e San Lorenzo. Soprattutto quest'ultima appare molto simile a quella ritratta negli ex voto. Inoltre a Mirafiori la parte bassa della cornice in legno dell'altare, riprodotta in stucco ai lati, appare settecentesca, ma frutto di adattamenti. Alla Consolata il tutto era com- pletato da un baldacchino dorato con il "celaro di broccatello", ben visibile negli ex voto». Uno simile, oggi scomparso, si vede in una foto dell'altare di Mirafiori, scattata nel 1936. Maurizio Lupo Questo l'altare nella chiesa della Visitazione in strada del Castello di Mirafiori Si ritiene che sia stato trasferito nel Settecento dalla Consolata

Luoghi citati: Miraf, Savoia, Torino