Cipollini cede alla ragion di sponsor
Tour: il toscano consegna la maglia al compagno Museeuw, belga come il patron della squadra Tour: il toscano consegna la maglia al compagno Museeuw, belga come il patron della squadra Cipollini cede alla ragion di sponsor La tappa al danese Rijs; paurosa caduta di Cenghialta che urta contro una moto e taglia il traguardo a piedi CHALON SUR MARNE DAL NOSTRO INVIATO Tappa indimenticabile. Soprattutto per Bruno Cenghialta. Il Tour aveva bisogno, dopo il festival dei velocisti, di un corridore che arrivasse al traguardo a piedi. L'ha trovato. Cenghialta partecipa alla fuga di una pattuglia che, riuscita a non farsi riprendere dal gruppo, si appresta alla volata. E' stanco il trentunenne Bruno da Montecchio e a un passo dallo sprint, si scolla, allarga. Ha un ritorno di fiamma e punta a destra verso la transenna per ricollocarsi nella scia dei compagni. Contemporaneamente deraglia a destra, all'improvviso, una moto della tv. Cenghialta ci finisce addosso, vola, si spiaccica a terra, rotola. Ammaccato (è un duro, nulla di grave) si rialza; caracollando, trascina se stesso e l'inservibile bicicletta sotto lo striscione. Che ci faceva, lì in mezzo, quella moto? Filmava (il Tour è un filmato tv) il duello tra il danese Rijs, Sciandri e il belga Museeuw. E che ci faceva.lì, con oltre due minuti di vantaggio sul gruppo della maglia gialla Cipollini, Museeuw che di Cipollini ha gli stessi datori di lavoro? Johan Museeuw, vincitore del Giro delle Fiandre, è una star belga. E' belga anche il gruppo Gb, grossa società di distribuzione per i supermercati, che sponsorizza nelle gare all'estero la Mg Maglificio. Alla Gb il fatto che Cipollini e soci abbiano acchiappato Museeuw nella tappa di Evreux non è piaciuto per nulla: Museeuw è un bravo e leale combattente, perché togliere a lui la possibilità di godersi una giornala in giallo e al- J lo sponsor belga di godersi una I giornata di pubblicità? Un po' per uno non fa male a nessuno: state attenti, ragazzi, a ripetere lo scherzo, sennò tagliamo i fondi. Ecco che Museeuw fila liscio allo striscione e conquista, tra vantaggio e abbuono, il primato. E inoltre. Cipollini l'anno prossimo lascia la quadra. Museeuw rimane. Al patron italiano della Mg interessa di più un felice momentaneo Cipollini o un felice duraturo Museeuw? Gli affari sono, anche nel ciclismo, affari. Museeuw tira la volata a Sciandri che lo ha aiutato nell'impresa. Il non velocista Bjarne Rijs (fu primo ad Agrigento, Giro d'Italia) se la sistema per conto proprio e vince. Succede. Ma succede che cosa? In realtà raccattiamo briciole, bucce di avvenimenti. La Francia non ha un campione e neppure un quarto di campione, i suoi corridori migliori fanno i gregari in squadre straniere. E le vie del Tour sono un costante appuntamento di SCIANDRI V2° Ordine d'arrivo. 1. Rijs (Dan) in 4h 28'11"; 2. Sciandri (Ita) st; 3. Museeuw (Bel); 4. Mejia (Col) a 2"; 5. Sierra (Ven) a 3"; 6. Anderson (Aus); 7. Cenghialta (Ita); 8. Aldag (Ger) a 2'26"; 9. Bourgetot (Fra); 10. Cipollini (Ita) a 2'29"; 11. Nelissen (Bel) st. Classifica: 1. Museeuw; 2. Mejia a 39"; 3. Rijs a l'I 1"; 4. Cipollini a l'21"; 5. Cenghialta a l'32"; 6. Nelissen a l'39"; 10. Zulle (Svi) a 2'12"; 16. Ballerini (Ita) a 2'56"; 21. Chiappucci (Ita) 3'06"; 27. Indurain (Spa) a 3'17"; 36. Bugno (Ita) a 3'38". folla. Perché? Perché il Tour, dicono qui, è più forte dei campioni, più forte delle squadre, più forte di chi l'organizza, più forte di tutto: è l'entità Tour che domina, è il suo passato, la sua cultura, la sua leggenda. E va bene. Però sette giorni di barba non ce li toglie più nessuno. Sia benedetta la cronometro di domani, anche se già sappiamo come andrà a finire. A proposito. La Banesto di Indurain ha perso Garmendia, ha il fratello del navarra con un polso ammaccato, Bernard e Gorospe fanno a chi arriva più tardi. E' parere di alcuni che Miguel sia inguaiato. Teniamoci cauti. Nelle cronometro individuali la squadra non serve. Può darsi che in montagna Miguel resti solo, ma scommetterci non è prudente. Impostosi una prima parte a tappeto, il Tour affronterà dopo la crono di Lac de Madine un percorso che contempla due tappe alpine e tre tappe pirenaiche con tutte le loro belle mitiche vette. In più mettiamoci il caldo, le presumibili batoste del caldo, da Isola 2000 a Perpignano, attraverso le graticole della Provenza. Qualcosa accadrà, che ne dite Bugno e Chiappucci? «Sono qui per questo, perché accada qualcosa e perché magari sia io a farla accadere», dice il guerriero. «Sulle montagne mi aspetto. Che altro posso aggiungere? ho dovuto rifare il motore», dice Bugno. Oggi, da Chalon sur Marne a Verdun, 8a tappa, 184 chilometri. Si alza aguzzo, a dodici chilometri dal traguardo, uno zampellotto di 370 metri. Museeuw è, più di Cipollini, attrezzato per resistere. Gianni Ranieri
Luoghi citati: Agrigento, Francia, Italia, Montecchio, Provenza
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