E la nocciola teme i turchi

E la nocciola teme i turchi E la nocciola teme i turchi Ma la Campania è pronta alla sfida ROMA. Interrogazioni parlamentari, preoccupazione. Sul fronte delle nocciole, già in «subbuglio» per la campagna che sta per cominciare e che sembra caratterizzata da una bassa remunerazione, l'allarme si chiama ancora Turchia. Le importazioni di prodotto a basso prezzo e di scarsa qualità che arrivano da un Paese extracomunitario fanno paura. E sollecitano proteste, che coinvolgono anche il ministro dell'Agricoltura Diana. A lui si sono rivolti il presidente della Coldiretti, Lobianco e i senatori Carlotto e Rabino. «A Diana spiegano Carlotto e Rabino abbiamo chiesto di intervenire per limitare e comunque disciplinare le importazioni dalla Turchia. E per denunciare che l'incentivazione all'esportazione da parte del governo turco, che crea turbativa al mercato, favorisce le frodi e le specualazioni sia a danno dei produttori sia dei consumatori. Secondo Diana «l'accordo tra Cee e Turchia, che prevede una serie di agevolazioni a favore di questo Paese, è scaturito da negoziati di natura prettamente politica e non da considerazioni commerciali. Una rinegoziazione è dunque difficile, se non impossibile». Diana ha indicato una soluzione: «L'unica strada da percorrere è quella di utilizzare al meglio gli strumenti previsti dalla normativa Cee, che prevede la costituzione di associazioni, con. co-finanziamento comunitario, per ottimizzare i costi di produzione ed ampliare 1' attività commerciale». Cambiare rotta, dunque. Una risposta a questa indicazione arriva dalla Campania, una delle regioni «forti» per questa coltura, che da anni risente di una crisi pesante. Così l'Ente regionale di sviluppo agricolo ha dato il via al progetto «Corilia». Spiega Antonio Falessi, commissario dell'Ersac: «I punti di novità sono tanti: innanzitutto viene applicato l'accordo interprofessionale tra produttori e trasformatori, in modo da garantire una maggiore qualità del prodotto a fronte del pagamento di un prezzo superiore a quello di mercato. Poi è la prima volta che un ente pubblico interviene direttamente a garantire che venga effettuata un'efficace difesa fitosanitaria, tallone d'Achille delle coltivazioni di nocciole, soggette a parassiti e fitofagi che possono rendere il frutto inadatto all'industria di trasformazione». Il progetto viene attuato in un'area-pilota di oltre 1400 aziende, con un'azione di controllo fitosanitario e l'introduzione di innovazioni tecnologiche con l'obiettivo di innalzare la qualità del prodotto. Luigi Sugliano

Persone citate: Antonio Falessi, Carlotto, Lobianco, Luigi Sugliano, Rabino, Secondo Diana

Luoghi citati: Campania, Roma, Turchia