Manovra è l'ora dei tagli Oggi i ministri da Ciampi di F. Ama.

24 Domani a Palazzo Chigi i sindacati, poi si decide l'entità Manovra, è Para dei tagli Oggi i ministri da Ciampi ROMA. Manovra, si affrettano i tempi. Una riunione è stata convocata per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi per riuscire entro metà settimana (probabilmente giovedì) a presentare il documento di programmazione economico-finanziaria. Alla riunione parteciperà la troika economica al gran completo, vale a dire il ministro del Tesoro, Piero Barucci, quello del Bilancio, Luigi Spaventa, e quello delle Finanze, Franco Gallo. Con loro, ci sarà anche il ministro della Funzione pubblica, Sabino Cassese e il sottosegretario alla presidenza, Antonio Maccanico. Il varo del documento di programmazione economico-finanziaria triennale, che è alla base della prossima finanziaria, era stato posto all'ordine del giorno della seduta del Consiglio dei ministri convocato per il pomeriggio di domani, ma successivamente si è preferito toglierlo dal programma di lavoro e posticiparlo a dopo l'incontro che il governo, sempre domani, avrà con le parti sociali sulla politica dei redditi, ossia il costo del lavoro. Un incontro di cifre e scenari macroeconomici, dunque, non di provvedimenti. Il presidente Ciampi potrà così presentarsi preparato ad un altro appuntamento che si terrà questa settimana, l'audizione di fronte alle commissioni Bilancio riunite della Camera e del Senato. «Vogliamo avere un quadro di riferimento generale ma anche indicazioni sui tempi», ha detto il socialista Angelo Tiraboschi, presidente della Bilancio-Tesoro della Camera, il quale non condivide la fretta del governo nel mettere in cantiere documenti e provvedimenti economici già a ridosso di agosto. «Insisteremo perché siano presentati a settembre. Non vedo il motivo di tanta fretta». Nell'incontro di oggi, dunque, il governo, predisporrà le linee economiche e non potrà non tenere conto degli ultimi sviluppi dello scenario italiano, contraddistinto da un buon andamento del gettito tributario e dalla spesa per interessi, strettamente con- nessa ai tassi in calo. Come ha detto in Parlamento il ministro Spaventa, «le migliori notizie sul gettito e sugli interessi, di oggi e in prospettiva, consentono di ridimensionare o, quanto meno, di parametrare la manovra a queste grandezze». Lo stesso ministro ha già fatto sapere che il tétto programmatico di inflazione per il prossimo anno oscillerà tra il 3,6 ed il 4,2%. Su queste indicazioni saranno parametrati tutti gli altri dati contabili e finanziari necessari per impostare la manovra per il prossimo anno. Il «quan¬ tum», ovviamente, è ancora in via di definizione rispetto ai 40 mila miliardi ipotizzati prima che fossero noti gli andamenti del gettito erariale e dei tassi. Dato il livello raggiunto dalla pressione tributaria pare scontato che la parte del leone dovrebbero farla le spese. Un'indicazione in questo senso è venuta anche dagli analisti di Standard and Poor's. Susan Witt, responsabile del desk Italia nella società di rating, ha spiegato: «Non crediamo sia una questione di aumento della pressione fiscale. Il problema italiano non è di aliquote alte o basse, quanto piuttosto di mutare la struttura stessa delle imposte. Bisogna costruire un sistema più flessibile che consenta al governo di attingere alla ricchezza là dove essa di volta in volta va a concentrarsi». E proprio per vedere la situazione più da vicino, una delegazione della società il prossimo autunno verrà in Italia. [f. ama.]

Persone citate: Angelo Tiraboschi, Antonio Maccanico, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Franco Gallo, Luigi Spaventa, Piero Barucci, Sabino Cassese, Susan Witt

Luoghi citati: Italia, Roma