Disgraziata Italia gravata d'ogni sospetto

G RISPONDE O.d.B. G ENTILE signor Pozzi, la scenata per il 740 è stata una beffa crudele per chi non vuole essere evasore, per chi vuole pagare le tasse anche quando non le ritiene giuste, del tutto meritate. Ma lo stato della giustizia in Italia è drammatico. Non si può essere sottoposti di giorno in giorno a una pioggia di scoperte di nuove turpitudini e di ulteriori infamie in qualsiasi settore della vita civile e non ricevere mai la minima concreta informazione su come e quando accennerà a evolversi la nostra inammissibile situazione. Prima di ascoltare le dichiarazioni del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, avevo letto quelle del presidente della giunta per le immunità del Senato Giovanni Pellegri- DisgrItalia, d'ogni s aziata ravata ospetto no, pidiessino, in un'intervista concessa a Ugo Magri per Epoca. Il titolo apposto dal settimanale era significativo: «Amici giudici, da sinistra io vi accuso». Giovanni Pellegrino non ha esitato a dare il via ai magistrati palermitani per indagare sulla presunta collusione Andreotti-Totò Riina e ai magistrati romani per indagare sulla presunta responsabilità di Andreotti nell'uccisione di Mino Pecorelli, e ammette che, trattandosi di abbattere il muro della corruzione, gli inquirenti abbiano fatto bene a usare gli strumenti a disposizione «fino al limite estremo dello Stato di diritto». Ma ora dice basta all'emergenza come modo di governare la giustizia. Questo è più che giusto, e, tuttavia, colpisce in modo non del tutto tranquillizzante per il nostro futuro nazionale che il presidente Scalfaro si sia deciso all'intervento solo dopo un interrogatorio del presidente dell'Eni Romano Prodi da parte di Antonio Di Pietro e dopo una visita di Romano Prodi al Quirinale. Disgraziato Paese, il nostro, gravato d'ogni sospetto... Oreste del Buono Egr. Sig. Del Buono, finalmente il presidente Scaferò si è pronunciato sulla giustizia in Italia. Ma l'ha fatto al suo solito modo plateale come per il 740. Un'altra sfuriata per la prona televisione. Una chiamata fuori tardiva, come se fosse il Presidente di un'altra nazione in visita, irritatissimo per i nostri malcostumi. Questa volta, è vero, non ha fatto fìnta di essersene accorto all'ultimo minuto come per il 740. Ha avuto la cortesia di dire che ci pensava da mesi, al disordine reale e alle irregolarità presunte dell'operazione «Mani pulite». E ora cosa succederà? Ciro Pozzi, Milano Disgraziata Italia, gravata d'ogni sospetto

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