Dei clan le «bionde» radioattive

Napoli: la camorra avrebbe acquistato le sigarette contaminate nell'ex Urss Napoli: la camorra avrebbe acquistato le sigarette contaminate nell'ex Urss Pei clan le «bionde» radioattive Sarebbero state immagazzinate a Cernobil NAPOLI. Un investimento della camorra, occasione da cogliere al volo. La partita di sigarette radioattive, mille casse stoccate in Russia in magazzini contaminati, finisce nelle mani della malavita organizzata: merce a buon prezzo per i contrabbandieri che si muovo lungo le rotte pugliesi. Quella roba potrebbe arrivare in Italia, seguendo i canali clandestini che hanno fatto la ricchezza dei clan. L'allarmò sulle Marlboro parte da Napoli. Sull'acquisto delle «bionde» rimaste per mesi in alcuni depositi non lontani dalla centrale di Cernobil, c'è un'indagine della Mobile. L'ipotesi è che gruppi criminali abbiano agito senza scrupoli comprando quelle stecche a prezzi stracciati, è venuta fuori quasi per caso. Gli investigatori stavano lavorando su alcune società finanziarie legate a camorristi e decise a farsi largo nei vergini mercati dell'Est, quando hanno scoperto che la mala aveva già concluso un affare a molti ze- ri. La partita di sigarette, in un primo momento destinata ai consumatori russi, avrebbe poi dovuto essere esportata in altri Paesi europei, a cominciare dalla Germania. Ma il tentativo fallì, perché a quel carico contaminato tutti chiusero le porte. Ed ecco farsi avanti la camorra che acquista e si prepara a smerciare le stecche radioattive. Scenario da fantascienza? In questura, bocche cucite. Di sicuro, però, la pista imboccata dagli investigatori ha già fatto scattare i controlli in tutta la penisola, mentre il sotto¬ segretario alla Sanità, Nicola Savino, nega che si sia diffuso allarme e puntualizza che il suo è stato un «avviso doveroso ed opportuno». «Ho avuto notizia - spiega - dagli uffici di Sanità Aerea di Fiumicino dell'eventualità che, attraverso canali clandestini, potrebbero arrivare sigarette Marlboro provenienti da depositi russi contaminati. Dalla stessa nota risulta anche che a breve potrebbe arrivare un'altra ingente partita contaminata». «E inoltre - aggiunge Savino la società produttrice di Marlboro avrebbe già diffuso in Germania e in alcuni territori dell'ex Jugoslavia un comunicato per avvertire del pericolo nel consumo di quella marca». Quella nota, dice il sottosegretario, «è stata inviata al ministero per le eventuali misure che si riterrà di adottare, trattandosi di merce di largo consumo contaminata da radioattività e a stretto contatto con l'organismo umano». Lunedì, annuncia Savino, la questione sarà esaminata dal comitato nazionale di radioprotezione: «Se è vero che non si può effettivamente dimostrare l'arrivo in Italia delle sigarette ra¬ dioattive, dati i canali clandestini, è ancor più vero che non si può escludere questa eventualità». Avviso o allarme che sia, i controlli intensificati su tutto il territorio nazionale per le sigarette radioattive hanno già portato al sequestro di un carico di 156 quintali ad Arezzo. Le casse a bordo di un Tir con rimorchio sloveno e targa falsa sono state esaminate dagli esperti dell'Usi: nessuna contaminazione, ma la merce è finita in un deposito della Finanza per controlli che potrebbero essere eseguiti dall'Enea-Disp, la direzione sicurezza nucleare e protezione sanitaria pronta ad intervenire per ogni emergenza. Un suo funzionario, Massimo Roberti, spiega che le valutazioni sul rischio sono al momento teoriche: il pericolo è massimo se si trattasse di contaminazioni da plutonio, inferiore per cesio o iodio. Di tutt'altra natura sono intanto le preoccupazioni dei contrabbandieri napoletani, già nel mirino della federazione tabaccai che li accusa di aver fatto calare le vendite del 20%. Nei cartelli accanto ai banchetti, ancora ieri disseminati in ogni angolo di via, c'è chi ostenta la scritta «americane». Giovanni, 25 anni, sta a Mergellina: «Noi diamo solo sigarette buone e questa storia ci porta addosso troppe guardie». Qui le «bionde» che vengono dall'Est le riconoscono per il bollino azzurro e i caratteri cirillici. Le chiamano «le polacche» e non piacciono ai fumatori. «Fanno schifo - giurano i guaglioni di Santa Lucia - e si piazzavano soltanto quando c'è stato lo sciopero dei monopoli». Le americane hanno impresso il numero 5 e sono quelle che adesso vanno a ruba. «Questa è tutta una montatura - giura un vecchio contrabbandiere - ogni tanto ne tirano fuori una. La verità è che ci vogliono fare la guerra. Nient'altro». Mariella Cirillo Ieri sequestrato un carico ad Arezzo: ma erano «pulito Nuovi controlli dell'Enea Ma il mercato nero continua a «tirare» Ogni anno in Italia arrivano da Polonia, Romania, Bulgaria, Albania 10 mila tonnellate di sigarette di contrabbando (500 milioni di pacchetti, 10% del mercato, per 400 miliardi)

Persone citate: Mariella Cirillo, Marlboro, Massimo Roberti, Nicola Savino