Cipollini una cannonata in giallo

Torna al vertice del Tour ad Amiens con l'abbuono per il secondo posto Torna al vertice del Tour ad Amiens con l'abbuono per il secondo posto Cipollini, una cannonata in giallo Abdujaparov sconfitto di potenza La tappa vinta dal belga Bruyneel AMIENS DAL NOSTRO INVIATO «Giallo e verde, verde e giallo, mi sembra d'essere una frittata col prezzemolo». Mario Cipollini, che non si toglie gli occhialoni da sole impostigli dallo sponsor neppure per andare a letto, è di nuovo il primo di tutti e conserva la maglia verde di capo della classifica a punti. Un trionfo. Le miss di tappa lo crivellano, contraccambiate, di baci. «Abdu, dove sei, esisti ancora?». Il terribile, scaglioso uzbeko le ha prese, dopo aver ingaggiato uno scontro incendiario. Il belga Bruyneel ha vinto la Evreux-Amiens. Bravo, complimenti. Ma è lo sprint deflagrante alle sue spalle che decide la sorte della maglia gialla. Abdu, lo sapete, ha gli ultimi 50 m al tritolo. Cerca e trova la scia di Cipollini, vi si annida, è nella posizione ideale, schizza sulla sinistra, carica con la fronte a un dito dal manubrio. Cipollini resiste alla rimonta, è ormai una lanciatissima, inarrestabile palla di cannone. Una faccenda di centimetri. E di abbuoni. Uno specialista in calcoli aritmetici, presto. Cipollini, iscritto numero 83, è, prima dello sprint, a 2 secondi da Nelissen, iscritto numero 115. Cipollini guadagna tra Evreux e Amiens, chilometri 158, 2 secondi a un traguardo volante. Nelissen non guadagna nulla (grazie). Il belga Bruyneel, iscritto numero 52, va in fuga nel finale e punta al primato. Ha mi ritardo di 51 secondi dal leader della graduatoria. Se vince prende 20 secondi di abbuono. Gliene mancano 31, anzi 32. Infatti 20 più 32 fa 52. Si presenta al traguardo con un vantaggio di 13 secondi. Venti più 13 fa 33 e non 52. Insufficienti. Cipollini conquista 12 secondi allo sprint. Più 2 del traguardo volante fa 14. Meno 2, fa 12. Cipollini è Maglia gialla con 12 secondi di vantaggio su Nelissen. Aiuto, un cardiotonico, soccombiamo. Il Tour avanza con addosso le tenaci redini di Indurain. Trottate figlioli, e attenti alle buche: desidero scendere dalla carrozza gentilmente offertami e presentarmi alla cronometro di Lac de Madine nella migliore condizione. Sia concesso al nobile Bruyneel della nobile Once e ai velocisti di spassarsela nell'attesa. Com'è il velocista della moda attuale? Un armadio incursore; ondulatorio e sussultorio, gonfio di muscoli, strapazzatore di biciclette, tarantolato. Il velocista attuale sarebbe escluso da qualsiasi pista che si rispetti: vanno scomparendo, infatti, le Sei Giorni. Sprinter come Cipollini, Abdujaparov, Nelissen provocherebbero sul tondino d'un velodromo irreparabili danni alle persone e alle cose. Pirati delle Molucche, sono. Il velocista alla Dedé Darigade, che sapeva con¬ servare un vantaggio di dieci centimetri negli ultimi trecento matri senza mai deviare dalla propria linea, è scomparso. Lo imita il francese Jalabert, per questo non azzecca una volata. Cipollini, Nelissen e Abdujaparov posseggono ciò che lui non possiede, la potenza. «La potenza», dice Cipollini. «Sono indubbiamente una potenza. Mi era dispiaciuto d'aver perso la maglia un giorno dopo averla conquistata. Un giorno è un po' pochino. Conto, se le gambe mi reggono, di portarla sino alla cronometro. Giallo a Chalons-sur-Marne e a Verdun. Poi se la prenda chi vuole, io torno a essere Cipollini. Badate Nelissen e Abdu, giallo o d'un altro colore, sono sempre Cipollini e vi debilito». E' un messaggio di assoluta chiarezza. E il velocista francese Laurente Jalabert? Soltanto Cathrine Deneuve, baciandolo pubblicamente sulle guance, potrebbe rilanciarlo. Ci manca in questo Tour pingpong, che scaglia la maglia gialla da Cipollini a Nelissen, da Nelissen a Cipollini, mentre Cassani indossa la maglia a pois del Gran premio della inesistente montagna, ci manca il crepitio di Chiappucci. Dove s'è ficcato il guerriero, dov'è che accende le sue micce? «Qui - dichiara affranto -, l'unica cosa da accendere è un cero alla Madonna affinché finiscano i cavalcavia e comincino le salite». Bugno è in attesa di lunedì. Lunedì 12, tappa numero 9, distacco da Indurain 21 secondi. No, pietà, basta con i numeri. Gianni Ranieri E' PRIMO PER 12" Ordine d'arrivo: 1. Bruyneel (Bel) in 3 h 11'50"; 2. Cipollini (Ita) a 13"; 3. Abdoujaparov (Uzb); 4. Capiot (Bel); 5. Capelle (Fra); 6. Moncassin (Fra); 7. Fidanza (Ita); 9. Ferrigato (Ita); 14. Nelissen (Bel); segue il gruppo con il tempo di Cipollini. Classifica: 1. Cipollini in 25 h 21'28"; 2. Nelissen a 12"; 3. Bruyneel a 30"; 4) Jalabert a 44"; 5. Zulle (Svi) a 45"; 6. Jaskula (Poi) a 53"; 7. Breukink (Ola) a l'03"; 11. Ballerini a l'29"; 12. Mottet (Fra) a l'33"; 14. Sorensen (Dan) a l'37"; 16. Chiappucci a l'39"; 23. Indurain a l'50"; 32. Bugno a 2'11". Con la voracità con cui addenta una pesca, Mario Cipollini ha riconquistato la maglia gialla

Luoghi citati: Amiens, Verdun