Garesio-Fiat di C. Cer.

Garesio-Fiot Garesio-Fiot «Ho violato solo il finanziamento» TORINO. «Io ho ammesso fin dall'inizio di aver ricevuto dei finanziamenti illeciti, ma nego di aver mai prese o chieste tangenti»: questa la linea difensiva del deputato psi Giuseppe Garesio, interrogato ieri dal procuratore aggiunto Marcello Maddalena sulle accuse che gli sono contestate. L'ex direttore dell'Avariti/ ha ricevuto un avviso di garanzia per concussione per una tangente di 400 milioni pagata dalla Fisia, azienda del gruppo Fiat, per l'appalto della discarica di Cavaglià (Vercelli); un altro avviso per finanziamento illecito ai partiti di 100 milioni, arrivati a garesio nel '92, che nelle elezioni di quell'anno si presentò per la prima volta e venne eletto alla Camera. Il deputato socialista ha ricevuto anche un terzo avvsio, dalla magistratura milanese per un finanziamento illecito di 100 milioni. L'interrogatorio, durato cinque ore filate e conclusosi dopo le 22, si è svolto negli uffici della Procura in via Bologna. Garesio, che è difeso dall'avvocato Andrea Galasso, ammettendo che «La Fiat ha le sue responsabilità» - ha sottolineato - «la differenza fra i contributi illeciti ricevuti come generico sostegno politico e le tangenti, che sono invece finalizzate a ottenere uno specifico comportamento». «In questa decisione di presentarsi spontaneamente al magistrato (Garesio gode dell'immunità parlamentare) tra me e La Ganga non c'è stato il minimo coordinamento. Io gli ho soltanto detto che bisogna dire la verità, che chi ha la coscienza a posto deve parlare dicendo le cose come stanno, come hanno fatto alcuni imprenditori». Il dottor Maddalena ha fatto capire che risentirà per una terza volta il deputato. E assieme a Garesio; probabilmente anche l'altro deputato socialista I Giusi La Ganga. [c. cer.]

Persone citate: Andrea Galasso, Garesio, Garesio-fiot, Giuseppe Garesio, Giusi La Ganga, La Ganga, Marcello Maddalena

Luoghi citati: Torino, Vercelli