Causa di paternità contro Mike Bongiorno di R. Cri.

Causa di paternità contro Mike Bongiorno VSA LIBERA IN CASSAZIONE Causa di paternità contro Mike Bongiorno ROMA. Mike Bongiorno rischia di avere in famiglia un erede indesiderato: una decisione dovrà essere presa dalla corte d'appello di Milano in applicazione del diritto italiano anche se il presunto figlio del presentatore è un signore inglese di 37 anni. Lo hanno stabilito le Sezioni unite civili della Corte di Cassazione, le quali hanno riconosciuto che la norma del diritto inglese secondo cui «la madre del figlio naturale può richiedere un accertamento giudiziale di paternità nel termine massimo di tre anni dalla nascita ed in nessun caso può essere promossa dal figlio maggiorenne» è contraria all'ordinamento pubblico internazionale e alla Costituzione italiana. La suprema corte, sostenendo la «proponibilità» del ricorso per il riconosci¬ mento della paternità da parte di Philip Michael William Hayden nei confronti del presentatore televisivo ha riaperto una vecchia vicenda e, per Bongiorno, probabilmente una vecchia ferita. La vicenda era iniziata con il ricorso del 15 gennaio 1985 del giovane Hayden, nato a Londra il 12 aprile 1956, che chiedeva al tribunale di Milano la pronuncia di ammissibilità dell'azione giudiziaria di riconoscimento di paternità naturale nei confronti del noto presentatore. Il tribunale di Milano, con decreto 16 giugno 1986, dichiarava ammissibile l'azione. Su reclamo di Bongiorno la corte d'appello di Milano, il 1 luglio '87, capovolgeva il giudizio. Ora la Cassazione rinvia tutto davanti a una nuova corte d'appello. [r. cri.]

Persone citate: Bongiorno, Mike Bongiorno, Philip Michael William Hayden

Luoghi citati: Londra, Milano, Roma