BASSANI ADDIO ALLA MAGNOLIA

BASSANI : ADDIO ALLA MAGNOLIA BASSANI : ADDIO ALLA MAGNOLIA Una veduta dì casa Bassani (foto scrittore. In ogni caso, non c'è motivo di temere: l'edifìcio di via Cisterna non corre rischi. La normativa ad hoc per il centro storico è rigida: sono ammessi solo restauri conservativi». Austero, un portico chiuso a ogni moda, le finestre difese da inferriate.elegantemente rigonfie, casa Bassani. E, dietro la facciata stanca, raggrinzita., il giardino con la magnolia («le foglie nere e lustre, come unte, della magnolia» che attiravano Lida Mantovani, protagonista dell'omonimo racconto). Qui De Sica girò alcune scene del film ispirato ai Finzi-Contini, con Dominique Sanda e Helmut Berger. Una duplice finzione, com'è noto: la magna domus «alta e scura» di Micòl e Alberto, ammesso che si possa identificare, sorge (sorgeva) in fondo a corso Ercole I d'Este, «questa strada così nota agli innamorati dell'arte e della poesia che ogni descrizione che se ne facesse non potrebbe non risultare superflua». E il giardino, quel giardino, «non è mai esistito - ha rammentato Bassani -. Poco di qua delle Mura esisteva però lo spazio verde di cui ho scritto, l'area Alex Majoli/Crazia Neri) che avrebbe potuto accoglierlo» (l'altra poetica, «vasta superficie erbosa» del Romanzo di Ferrara è il cimitero israelitico, mentre il modello del campo da tennis va cercato nel Tennisclub Marfisa d'Este, frequentato anche da Michelangelo Antonioni, in via Aurelio Saffi, vicinissimo a via Cisterna del Follo). Casa Bassani pulsa piuttosto nell'Airone. Quel portico dove «faceva molto freddo: un freddo umido e insidioso, davvero da pozzo». La «buia scala elicoidale». Gli armadi «bombe». Gli specchi opachi. Le vetrinette di mogano. La «bigia sagoma verticale della mantovana». E «la vecchia abitudine, vecchissima» di Edgardo Limentani: «verso mezzanotte andare a trovare la madre». Atmosfere salvate dalla letteratura, frammenti di passato, «il caro, il dolce, il pio passato» che confortava Micòl «quasi presaga della prossima fine». Età remotissime eppure indelebili, come i capelli di lei, «biondi, di quel biondo particolare striato di ciocche nordiche, da filles aux cheveux de Un». Brano Quaranta

Luoghi citati: Este, Ferrara