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Autofréjus, sui caselli tocca alPAnas decidere Polemiche in Provincia: sono troppi i ritardi Autofréjus, sui caselli tocca alPAnas decidere Le vicende della Sitaf diventano un argomento esplosivo in consiglio provinciale, dopo che i molti problemi giudiziari si sono intrecciati con una situazione finanziaria molto difficile e il ritardato completamento dell'autostrada può far saltare il piano finanziario dell'intera opera e già ora provoca malumori in Val di Susa. Così nella seduta di ieri è scoppiata la polemica sul mancato accordo per il «casellino» di Avigliana e l'abbattimento della barriera di Bruere, dopo che il presidente Ricca ha spiegato che l'Anas ha avocato a sé ogni decisione su questi problemi, rendendo noto - con le parole della sua massima dirigente attuale, la dottoressa Cercelli - di essere «la padrona della Sitaf perché ente concedente dell'autostrada». Non solo: l'Anas ha anche dato un giudizio «fortemente negativo» sulla «variante di Prapontin», la galleria voluta soprattutto dagli ambientalisti, che ha fatto salire alle stelle (397 miliardi) il costo della tratta Susa-Bussoleno. L'indipendente Tessari ha detto che non è accettabile nascondersi oggi dietro l'Anas, perché in tutti gli anni passati in Val di Susa la Sitaf ha operato con personaggi discutibili senza chiedere nulla a nessuno. E ora sta riciclando chi era in ombra. Più duro è stato Barbieri (pds) secondo il quale «è inaccettabile che la dottoressa Cercelli, unico dirigente dell'Anas non indagato, dica di essere padrona della Sitaf». L'indebitamento spaventoso - mille miliardi - «è un progetto lucido per il quale è stato aumentato il capitale (e la Procura dovrebbe indagare sul perché non è stato ancora perfezionato il mutuo relativo) non un incidente». Per Barbieri «se la Sitaf non spende è priva di interesse politico» ed ha parlato di «rapporti pelosi» tra la società, l'Anas e la Regione, soprattutto a proposito dei piani per Annibale 2000, la Consusa e il Centro operativo dell'autostrada, tre progetti che, insieme, «costituiscono uno spreco di denaro». Una mozione proposta dal pds sulla questione dei caselli di Avigliana e Almese non è stata presa in considerazione dal presidente socialista Ricca. Elemento questo che potrà scatenare in futuro ulteriori guai per la maggioranza. Che ieri non c'era. Tra il pds e quel che resta del psi è guerra aperta. E oggi i capigruppo del pds e della de si incontrano «per una colazione di lavoro». [g. b.]