Venti di rivolta a Essen contro le nuove regole

Venti di rivolta a Essen contro le nuove regole SCHERMA Spada a squadre femminile: le azzurre quarte Venti di rivolta a Essen contro le nuove regole ESSEN. Spira aria di rivolta nel mondo della scherma: stamane, proprio mentre il presidente mondiale René Roch terrà una conferenza stampa, tutti gli sciabolatori si riuniranno per contestare in blocco le riforme annunciate dal presidente. Dopodiché sarà la volta dei fiorettisti e di seguito tutti gli altri. Nessuno concorda con quanto escogitato dal presidente per rendere, a suo parere, la scherma più spettacolare. In particolare si contesta la divisione degli incontri in tre riprese di tre minuti; l'istituzione del colpo doppio nella sciabola; l'abolizione dei colpi fuori bersaglio nel fioretto. Ma questa controriforma può considerarsi quasi una polemica acqua e sapone rispetto ai sintomi di malumore che si avvertono soprattutto nella scherma azzurra. Terenzi, dopo il bronzo nella sciabola, si lamenta per torti veri o presunti, che vanno dalla scarsa considerazione federale per i problemi suoi e di suo padre (allenatore), alla diminuita entità di premi e borse di studio. Angelo Mazzoni, da parte sua, dopo aver accusato il fiorettista ucraino Golubitsky di essersi addirittura venduta la vittoria olimpica e lo spadista tedesco Strzalka di aver tentato di comprargli un incontro, ha poi ritirato tutte le accuse. E ieri si è dovuto presentare davanti ad un notaio della federazione tedesca di scherma per mettere a verbale che mai in quell'occasione si parlò di soldi. Lo stesso Mazzoni ha perso la calma durante questi campionati. Lanciato il guanto addosso al giudice svizzero che lo aveva eliminato dal torneo ha rischiato il cartellino nero, cioè la squalifica dal resto del campionato mondiale. Ha rimediato a tutto il et Fini che ha presentato le sue scuse personali. Marco Marin è invece in corsa per aggiudicarsi il titolo di mister fair-play. Ha ritenuto disdicevole ritirare la medaglia assegnatagli per l'ottavo posto nel torneo di sciabola e anziché mettersela al collo, come tutti fanno, se l'è infilata nella tasca posteriore dei pantaloni; ha lanciato verso il pubblico il mazzetto di fiori che viene consegnato a tutti i premiati, ha minacciato di non presentarsi al ritiro della Coppa del Mondo, peraltro magnificamente vinta, se non dopo esser stato invitato dalla federazione internazionale. In questa idilliaca atmosfera le gare continuano. Le ragazze della spada hanno fallito il podio: sconfitte nei quarti dalle ungheresi (3-9) hanno ceduto nella finale per il bronzo all'Ucraina per 4-9. Oro al'Ungheria, argento alla Germania. Oggi tocca alle fiorettiste. Le cinque eroine di Barcellona hanno ieri scaldato i ferri lasciando a zero la Bulgaria e battendo gli Stati Uniti 9-2. Come seconde teste di serie affronteranno oggi dapprima la Cina e, in caso di vittoria, la vincitrice fra Romania e Francia in attesa di scontrarsi nella finalissima probabilmente con le tedesche. Ieri, nelle prime battute, le azzurre sono apparse in buone condizioni: soltanto la Trillini pare un po' stanca. Vanni Loriga

Persone citate: Angelo Mazzoni, Marco Marin, Mazzoni, René Roch, Spada, Terenzi, Trillini, Vanni Loriga

Luoghi citati: Barcellona, Bulgaria, Cina, Francia, Germania, Romania, Stati Uniti, Ucraina