La serie C è nella bufera, deferiti Acireale e Ischia
La serie C è nella bufera, deferiti Acireale e Ischia giallo senza fine Per illecito sportivo: la squadra siciliana era stata promossa in B al posto del Perugia, condannato dalla Disciplinare La serie C è nella bufera, deferiti Acireale e Ischia Basentini, presidente del club campano: questo è un torneo tutto di corrotti ROMA. Illecito sportivo. Deferiti Ischia ed Acireale. Questa serie C, presieduta da Giancarlo Abete, è un giallo senza fine, più va avanti l'inchiesta cominciata con il Perugia, più la situazione peggiora. Una corsa a eliminazion: prima fuori gli umbri (che condannati dalla Disciplinare, sperano venerdì nella Caf), ora sotto accusa è l'Acireale che già festeggiava la promozione in B. Tocca al Giarre sperare. Ma non si sa fino a quando. Nella denuncia del presidente dell'Ischia si accenna anche a questa squadra siciliana per altri episodi. Nel calendario di Coppa Italia, appena sfornato a Milano, c'è una parentesi (Perugia o Acireale), ora si dovrebbe aggiungere il Giarre e poi un punto interrogativo. Ormai va sotto accusa tutto il girone B della serie C. Il comunicato della Figo precisa che il procuratore federale ha deferito l'allenatore dell'Acireale Papadopulo per atti diretti ad alterare svolgimento e risultato della partita Ischia-Acireale del 6 dicembre. Deferiti pure la società siciliana (responsabilità oggettiva) e il presidente dell'Ischia, Basentini, per non aver informato gli organi federali del tentativo di illecito (ne parlò solo prima dell'ultima giornata in un'intervista) e il club per re- Visitando i guai economici del Napoli si è scoperto che ogni anno i giocatori confermati percepivano ciascuno, i peggiori come i migliori, 70 milioni di un «premio correttezza», solo pur non aver procurato grane al club. Una sola lettera, e cambia tutto: ii Napoli cecie adesso i migliori perché al club procurino grani. sponsabilità diretta. Secondo la denuncia di Basentini, Papadopulo avrebbe avvicinato Casale (allenatore dell'Ischia) alla fine del primo tempo, dicendogli: «Ci siamo battuti bene, ora finiamola così». E in effetti fu un ((tranquillo» 0-0. Davanti a Labate i due allenatori, Casale e Papadopulo, avevano negato tutto. Evidentemente senza convincere. Appresa la notizia del deferimento, Basentini ha ribadito le accuse: «E' tutto vero. Io non ho parlato al vento, sapevo quello che dicevo. Papadopulo, poi, cerca sempre di addomesticare le partite, è un vizio il suo. Casali era nervosissimo quando mi ha riferito la proposta. Io avrei voluto picchiale l'allenatore dell'Acireale, mi hanno trattenuto. Noi non ci siamo venduti, ma tanti lo fanno. Tutta la C è corrotta, nel dossier che ho consegnato a Labate ci sono altri nomi. E poi so che Labate segue anche altre piste. Per salvare il nostro calcio non c'è che una soluzione: che Matarrese se ne vada. Deve andarsene. Noi presidenti siamo presi in giro da una teppaglia che manovra i campionati. Andrò a Firenze per ribadire le mie accuse. Non ho paura». Davanti alla Disciplinare, Basentini, Papadopulo e Casali si affronteranno faccia a faccia. Il presidente dell'Ischia dovrebbe portare anche un testimone, un dirigente che confermerebbe le sue affermazioni. In caso di condanna l'Acireale dovrà rinunciare alla promozione, per l'Ischia (già retrocesso in C2) appare probabile una penalizzazione nella prossima stagione. E, restando in tema di illeciti sportivi, giovedì, a Milano, Pescara e Taranto affronteranno i giudici: sotto inchiesta è la partita del campionato '91-92. Per la squadra abruzzese assai probabile una penalizzazione nel prossimo campionato di B, stesso rischio per il Taranto in serie C. Minisqualifica per Galeone e i giocatori del Pescara, che devono rispondere solo di omessa denuncia, possibilità di una severa condanna per il ds Marino. Piero Serantoni Abete, n. I della Lega di C
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