Napoli S. Antonio batte S. Gennaro
La «hit parade» in un santuario La «hit parade» in un santuario Napoli, S. Antonio batte S. Gennaro NAPOLI, Quando le cose vanno male, quando il destino si accanisce contro i poveri mortali e la vita si colora di nero, ci vuole un santo a cui votarsi. Ma anche nella scelta del protettore bisogna essere oculati, magari puntando su chi sta in cima alla classifica. Sì, perché c'è una graduatoria degli abitanti del Paradiso, almeno a giudicare dal numero di ex voto, le immaginette «per grazia ricevuta» che tappezzano il santuario della Madonna dell'Arco, uno dei principali luoghi di culto del Napoletano. Il conteggio riserva una clamorosa sorpresa. San Gennaro? Tra i «top ten» non c'è traccia di lui, scavalcato di larga misura da Sant'Antonio. La «hit parade» dei santi si basa sull'analisi degli oltre 6 mila ex voto custoditi a partire dal 1499 nel santuario dei padri domenicani che sorge a Sant'Anastasia. Negli ingenui quadretti ci sono le storie dei fedeli miracolati: c'è chi guarisce dalla malattia, chi si salva nell'incidente sfiorando la morte, chi ritrova il figlio partito via, chi fa pace col marito traditore. Lassù qualcuno ci ama: è la Madonna, assistita immancabilmente da un santo che le guida la mano. Ed è in questi ritratti la chiave della classifica. Quante volte compare il santo dei napoletani? La risposta non fa onore a San Gennaro cui si deve il Miracolo per eccellenza, quello del sangue che ogni anno si scioglie nelle ampolline. In sole 25 tavolette c'è la sua immagine. Niente a che vedere con Sant'Antonio, leader indiscusso con 293 ex voto. Nella graduatoria c'è spazio anche per altri benefattori. San Ciro, che protegge medici e ammalati, ha all'attivo 131 quadri votivi e supera per un soffio San Vincenzo Ferreri, domenicano come i padri del santuario di Madonna dell'Arco che conta 111 immaginette. Segue a grande distanza San Ni¬ cola di Bari (47 tavolette). Ma è lo storico «sorpasso» di Sant'Antonio su San Gennaro a stupire. Una risposta la dà l'ex rettore del convento, padre Mariano Nazzaro: «Gli ex voto arrivano non soltanto da Napoli, ma anche da altre città della regione e San Gennaro è stato proclamato protettore della Campania solo da alcuni anni. Basta pensare che nei secoli scorsi i domenicani fecero pressione sui viceré affinché San Domenico diventasse il patrono». Lo stesso Sant'Antonio non ha sempre avuto il primato. A scavalcarlo fu S. Vincenzo Ferreri. Ma c'è anche chi non nasconde scetticismo e disapprovazione per la «hit parade delle aureole». Monsignor Enrico Cirillo, studioso di agiografia e direttore della rivista diocesana di Napoli, «Januarius», è categorico: «I santi non possono essere messi in concorrenza tra loro come atleti o squadre di calcio. Queste figure sono per i credenti dei modelli di vita: il fatto che ad ognuno di essi sia dedicato un maggiore o minore numero di ex voto non ha alcuna importanza». E ancora: «La devozione non può essere misurata attraverso gli ex voto. E' limitativo basare 5 discorso solo su questo termine di paragone e, per giunta, con dati raccolti in un sol luogo». «In Campania - spiega mons. Cirillo - esistono numerosi santuari. Se una ricerca simile venisse condotta a Pompei o Montevergine potrebbe dare risultati opposti». Ancora più categorico padre Gianfranco Greco, autore di un volume su San Gennaro: «Come si può pensare che il patrono di Napoli, con la sua storia secolare che lo lega alla gente quasi come un amico o un famigliare, possa essere ritenuto più o meno importante sulla base di un conteggio?». Mariella Cirillo
Persone citate: Enrico Cirillo, Ferreri, Gennaro Napoli, Gianfranco Greco, Mariano Nazzaro, Mariella Cirillo, Vincenzo Ferreri
Luoghi citati: Bari, Campania, Napoli, Pompei, Sant'anastasia
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