Gheddafi: Clinton si attira il terrorismo di Franco Pantarelli

Il colonnello avverte: ci saranno agguati sempre più spettacolari in America, la colpa è anche della Cnn LIBIA Il colonnello avverte: ci saranno agguati sempre più spettacolari in America, la colpa è anche della Cnn Gheddafi; Clinton si attira il terrorismo Intervista a un giornale Usa, «con l'Iraq sembra il vice di Bush» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Bombardando Baghdad, Bill Clint b apparso come «il vice presciente dell'amministrazione Bush». Il colonnello Gheddafi, dopo un lungo periodo di silenzio, si è rifatto vivo con un'intervista rilasciata al «Washington Times», un giornale conservatore, e ne ha approfittato per dire la sua sul pericolo del terrirismo negli Stati Uniti, sulla nuova amministrazione, sui possibili rapporti fra Libia e Stati Uniti ed anche sulla questione della «consegna» dei due presunti responsabili dell'attentato all'aereo della Pan Am del 1988. Lui, dice Gheddafi, è contro il terrorismo ed è pronto a collaborare con il resto del mondo per estirparlo, ma allo stesso tempo dice che «tutto ciò che può accadere in America, e credo che ci saranno molti attentati terroristici, sarà il risultato del senso di ingiustizia che viene percepito in altre parti del mondo». Il problema, dice Gheddafi, è la televisione. «Bi- sogna capire il potere della CNN quando mostra i soldati israeliani che ammazzano i ragazzini palestinesi. E' questo che porta al terrorismo in America». Pensare di fermarlo bombardando Baghdad è un'illusione, continua il colonnello Gheddafi. «La risposta sarà proprio quella di nuovi attenta¬ ti terroristici, e penso che se ne vedranno sempre di più e sempre più violenti e spettacolari, per ragioni televisive». Con l'avvento di Bill Clinton il leader libico ritiene che «una nuova era sia possibile. Lui rappresenta la nuova generazione, non considera esseri inferiori le popolazioni del Terzo Mondo. Anzi, è un uomo bravo e bene intenzionato. Solo che dovrebbe restistere alla tentazione di dimostrare che è un tipo deciso bombardando altri Paesi». Oltre tutto, finché la situazione rimane quella che è, «se ci si sbarazza di Saddam Hussein, verranno altri dieci come lui». Il consiglio che Gheddafi dà a Clinton è in definitiva di concentrare i suoi sforzi principalmente sui problemi americani, e per mostrare quanto gravi essi siano cita la rivolta di Los Angeles, il caso dell'uomo che tempo fa a Washington ammazzava i ragazzi nelle piscine, i vari «serial killer» che ogni tanto vengono scoperti, il consumo di droga, eccetera. «Perché bombardare un clan in Somalia? Di questo passo gli Stati Uniti saranno presto esausti». Sulla questione dei due uomini indicati dagli Usa come i responsabili dell'esplosione dell'aereo Pan Am a Lockerbie, Gheddafi ribadisce di essere disposto a farli processare, ma allo stesso tempo dice che la loro estradizione sarà concessa «per qualunque Paese ad eccezione degli Stati Uniti e dell'Inghilterra». Le indagini compiute sull'attentato dai servizi segreti di quei due paesi, infatti, la Libia continua a considerarle viziate da ragioni di opportunità politica. Franco Pantarelli