Si stacca un vetro deputato ferito

Si stacca un vetro, deputato ferito Trenta giorni di prognosi per il de Alaimo colpito al volto ed alle mani Si stacca un vetro, deputato ferito Sfiorata la tragedia vicino a Montecitorio ROMA. Vincenzo Alaimo, deputato democristiano, verso le 12 di ieri stava camminando per una via che costeggia Montecitorio quando è stato investito da una pesante lastra di vetro caduta dal terzo piano di un vecchio palazzo. Colpito alla testa, il parlamentare siciliano è stato soccorso dai passanti e da colleghi di partito, tra cui il capogruppo scudocrociato Gerardo Bianco e il vicepresidente della Camera Clemente Mastella subito accorsi. Lo hanno trovato in una pozza di sangue e con il volto che portava i segni dei vetri rotti. «Non mi lasciate», pregava Alaimo in stato di choc. E Bianco è rimasto con lui fino all'arrivo dell'autoambulanza che lo ha trasportato al San Giacomo. All'ospedale gli sono state riscontrate diverse ferite alla faccia e alle mani, la frattura del setto nasale e un ema- toma alla regione frontale. Ne avrà per trenta giorni. L'appartamento da cui è precipitata la lastra era disabitato e si trova in un edificio accanto al bar Giolitti, luogo di «decompressione» per deputati in cerca di relax. L'incidente ad Alaimo è solo l'ultimo di una lunga serie ca¬ pitati ad inquilini di Montecitorio, nel Palazzo e dintorni. Per anni si sono susseguiti scivoloni, con finale che andava dalla contusione alla frattura, nei corridoi della Camera quando d'estate tolte le guide i pavimenti venivano trattati a cera. Uno degli episodi più gravi avvenne al quarto piano per colpa della porta «omicida», come la ribattezzarono alcuni funzionari della Camera. Una delle due pesantissime ante del portone sbattè violentemente contro un deputato che non fece in tempo a coprirsi. Adesso la porta ha dei fermi che evitano altri pericolosi episodi. Due scalini, anche loro «assassini», che si trovano nel corridoio che dagli uffici della Posta interna porta all'anticamera hanno poi preso alla sprovvista e causato storte e fratture a più di un onorevole, [m. cor.] L'onorevole Vincenzo Alaimo

Persone citate: Alaimo, Clemente Mastella, Gerardo Bianco, Giolitti, Vincenzo Alaimo

Luoghi citati: Roma