Ma questo Schillaci è già da buttare? di Angelo Caroli

L'Inter non trova acquirenti: Vicini Bettega e Anastasi spiegano il caso Dalle notti magiche del '90 a signor nessuno Ma questo Schillaci è già da buttare? Totò cerca casa. L'Inter sfratta Schillaci e lo offre al Napoli. Che gli sbatte la porta in faccia. Ma che cosa succede all'uomo delle notti magiche, che trasformava i palloni in gol e muoveva gli occhi come palline di flipper per stregare i tifosi? Sono passati soltanto tre anni. Il cigno di Italia '90 è diventato un brutto anatroccolo? Che cosa è cambiato nella sua testa? Ha già imboccato il viale del tramonto, s'è imborghesito o più semplicemente paga le conseguenze degli infortuni? Il caso è diventato quasi clinico. Al capezzale accorrono Azeglio Vicini, il et che lo lanciò ai Mondiali, Roberto Bettega, campionissimo della Juve Anni 70, e Pietro Anastasi, estroso attaccante bianconero della stessa epoca, siciliano come Totò e adatto a fornire giuste spiegazioni psicologiche. Innanzitutto, l'identikit: Schillaci ha 29 anni, dunque è un uomo maturo e non ferro vecchio da riciclare. («Ha ancora energie da spendere, è ambizioso e questa è una molla importante che lo aiuterà a riemergere», spiega Vicini). E' palermitano, però cresce nel Messina (60 gol in 7 stagioni tra C e B), sboccia un po' tardi (a 25 anni), scopre infatti l'America quando la scelta di Boniperti ('89) cade su di lui: costa 6 miliardi, l'ingaggio annuo è di 350 milioni netti. Quindici reti in 30 partite, niente male come esordio in serie A. E' l'estate del '90. Le sue gambe sono preziose perfino per la causa azzurra. L'Olimpico lo incorona ottavo re di Roma. Robi Baggio è il suo profeta. Tutti cercano Totò, i tifosi juventini perdono la testa dietro alle prodezze del nuovo bomber, perfino il principe Vittorio Emanuele, che lo invita all'isola di Cavallo. Anastasi azzarda una teoria: «Non vorrei che quei successi gli avessero fatto perdere il senso della realtà. Per me ha smarrito la retta via, come dice il Vangelo. Forse non è più modesto come nei giorni del debutto. E non ha più voglia di soffrire». La carriera di Schillaci segnala un declino graduale, ma precoce. E' sempre al centro di collettiva simpatia, però i gol (5 in 29 partite nel '90/91 e 6 in 31 gare la stagione successiva) sono una miseria. La Nazionale lo cancella dalla lista, la Juve lo mette in vendita (8 miliardi). Il Cagliari è disposto a far pazzie. Però lui preferisce l'Inter (1200 milioni di ingaggio), grande nemica storica dei bianconeri. Lascia Torino con amarezza. La Juventus è il primo amore che non si scorda mai. «La Juve poteva tenerselo ancora un anno - prosegue Anastasi - lui ha sempre fatto il suo dovere, gli mancavano i gol». Obiezione: però non lo gradisce più nemmeno l'Inter (fors'anche per l'ingaggio cospicuo) e il Napoli lo rifiuta. E se resta a Milano avrà la strada sbarrata da Berg- kamp e Sosa. «Già - conclude Pietro - la concorrenza gli renderebbe più dura la vita. Totò deve comunque ritrovare l'umiltà di quando scoprì il grande calcio». Stagione '92/'93: Schillaci si infortuna a novembre, denuncia una ricaduta in febbraio, rientra ad aprile con 2 gol alla Samp. Il campionato gli dà il bentornato. Ma non basta, arriva qualche gol (sei nonostante gli infortuni), però Bagnoli non è convinto. Passa anche il treno interista? Pare di sì: e Ernesto Pellegrini è pronto a venderlo. Ma come è possibile? Bettega non crede a ima «bocciatura personale da parte del Napoli», piuttosto ritiene che Schillaci non si adatti alla formula che Lippi intende applicare. «Totò è cambiato - conclude Bettega -, oggi è più giocatore, prima toccava 6 palloni e faceva 6 gol. Oggi li lavora anche per gli altri. Nella Juve con Barros era il finalizzatore. Arrivato Casiraghi, ha cambiato parte. Nell'Inter s'è trovato Sosa e Pancev... Di qui, l'involuzione. Che resti o lasci l'Inter, darà ancora tanto al campionato». A Schillaci fischieranno le orecchie. Vicini, Anastasi e Bettega fanno tifo per lui. Allora forza Totò, chissà che il loro qualificato incitamento non serva a riconvertirti nel bomber delle notti magiche. Angelo Caroli L'Inter non trova acquirenti: Vicini Bettega e Anastasi spiegano il caso Totò Schillaci ha ventinove anni è stato lanciato dal Messina in serie B

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