Creditori dell'Efim «Non faremo sconti»

Il liquidatore darebbe solo un acconto Il liquidatore darebbe solo un acconto Creditori dell'Efim «Non faremo sconti» TORINO. «Nessuna transazione. Il pagamento dei debiti verso le aziende del comitato creditori Efim deve essere integrale, immediato e con l'aggiunta degli interessi». Giustino Bello, presidente del comitato creditori, ha risposto così al commissario liquidatore che nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver ottenuto dal governo 2000 miliardi e propone una transazione pagando acconti del 30% alle aziende con meno di 250 dipendenti. «Tra morire con il 40% di transazione - spiega Bello - e morire lentamente in maniera naturale, preferiamo morire in maniera naturale». Il comitato dei creditori Efim, che raccoglie poco più di 360 aziende che vantano crediti ver¬ so l'ex Efim per 5000-6000 miliardi e danno lavoro a 30 mila persone, è assistito dall'avvocato Franzo Grande Stevens. In appoggio è arrivata la Confindustria con Callieri e le piccole aziende (Api) con il presidente Cocirio. «Non bisogna consentire soluzioni differenziate fra i diversi creditori - ha detto Callieri -, lo Stato deve farsi carico dei debiti delle sue aziende». Franzo Grande Stevens ha ribadito che «a breve potrebbe esserci un ricorso alla Corte Costituzionale», ricordando che è stata violata la parità fra i creditori dell'Efim in quanto i portatori di obbligazioni ottengono puntualmente il pagamento degli interessi e del capitale.

Persone citate: Callieri, Cocirio, Franzo, Franzo Grande Stevens, Giustino Bello, Grande Stevens

Luoghi citati: Torino