Pioggia di multe ai turisi in costume

Pioggia di multe ai turisi! in costume Pioggia di multe ai turisi! in costume Alassio, scatta l'ordinanza del sindaco leghista ALASSIO. L'estate dei divieti comincia a fare vittime. Ieri mattina ad Alassio sono fioccate le prime multe, da 50 mila lire, per i turisti che si sono azzardati ad uscire in costume da bagno per il budello e per le vie del centro che non fossero il lungomare. Colpa, o merito, dell'ordinanza firmata ad inizio settimana dal neosindaco della Lega Nord Roberto Avogadro, una sorta di decalogo comportamentale per scoraggiare le frange più maleducate del turismo del fine settimana, i saccopelisti. L'ordinanza del sindaco prevede una serie di divieti: divieto di sdraiarsi sulle panchine, divieto di stendersi sull'erba di aiuole e giardini pubblici, divieto di giocare a pallone nei giardini e sulle strade comunali, divieto di passeggiare in costume o abbigliamento sconveniente al di fuori delle spiagge e delle vie prospicenti. Alle limitazioni comunali si aggiungono quelle dell'Ufficio circondariale marittimo: niente venditori ambulanti sulle spiagge (e devono essere i gestori a farli sgomberare), niente radioline e registratori ad alto volume sotto l'om¬ brellone, niente pubblicità sonora sugli arenili, compresi i megafoni dei battelli che per 5 mila lire portano i turisti all'isola Gallinara. E niente cocco fresco urlato da una spiaggia all'altra. Alassio e Lega bacchettoni o tutori di un turismo qualificato? Il dibattito è aperto e non mancherà di suscitare polemiche. Chi pensava fossero solo divieti preventivi è stato smentito ieri mattina. Polizia, carabinieri, vigili urbani, in borghese ed in divisa, hanno stretto in una morsa il centro di Alassio. Un'operazione studiata e concordata a tavolino che ha portato a multare una ventina di turisti colpevoli di girare per la città in braghette da spiaggia e a torso nudo. L'identikit del multato è abbastanza vario. C'era il giovane in costume per mettere in mostra i muscoli da palestra e l'anziano insofferente del caldo. Quasi tutti i multati sono turisti, piemontesi e bergamaschi soprattutto. Qualcuno ha protestato, altri hanno cercato di evitare la multa giustificandosi con un «Non lo sapevamo». Ma non c'è stato nulla da fare. Le dispoi sizioni date agli agenti erano ferree: nessuno «sconto». «Un modo per fare prevenzione. L'ordinanza del sindaco è chiara e chi la disattende sa a cosa va incontro», si limitano a spiegare gli uomini impegnati nell'operazione. La maggior parte dei turisti a torso nudo è stata trovata nel celebre budello, tra le vetrine delle boutique e quelle dei negozi di souvenir. Soddisfatti commercianti ed esercenti: «Era tempo che si cercasse di mettere in po,' di ordine. Il fatto di essere una città balneare non significa dimenticare le regole dell'educazione e del buon gusto», com¬ mentano. Aggiunge il sindaco Roberto Avogadro: «L'ordinanza non è contro nessuno. Elenca una serie di comportamenti che devono essere dettati più dal buon senso che dalla legge. Del resto in Costa Azzurra le disposizioni che ho firmato sono applicate da sempre e nessuno protesta. Alassio deve ritrovare un suo ordine a cominciare dalle piccole cose, che sono grandi, come l'educazione e il buon gusto. Sulla spiaggia si può anche esibire il topless, in centro non è ammissibile». Le multe non hanno riguardato solo chi girava a torso nudo. Una decina di giovani, nella notte tra sabato e domenica, hanno dovuto pagare 50 mila lire perchè sorpresi a dormire nel sacco a pelo nei giardinetti accanto a palazzo civico. «Se andavamo in campeggio spendevamo di meno», hanno commentato mentre pagavano la multa. Sarà per la settimana prossima. L'operazione per fare rispettare le ordinanze dì sindaco e Ufficio marittimo, infatti, sarà ripetuta in grande stile ad ogni fine settimana sino a settembre. Stefano Pezzini Roberto Avogadro, sindaco di Alassio, ha emanato un'ordinanza che vieta ai turisti di esibirsi in costume da bagno in città

Persone citate: Roberto Avogadro, Stefano Pezzini

Luoghi citati: Alassio