Tesoro degli zar ultimo giorno

Chiude a Torre la straordinaria rassegna Chiude a Torre la straordinaria rassegna Tesoro degli zar ultimo giorno En plein a Torre Canavese per la mostra sui Tesori del Cremlino: 130 mila visitatori a ieri, quattro o cinque mila oggi giorno di chiusura. Code a non finire, ma nessun incidente: ed anche questo è record. Se c'è qualcosa, oltre l'importanza della mostra, che merita l'applauso è la perfetta macchina organizzativa che ha visto impegnate decine di persone del piccolo centro, mai invaso da turisti come nei mesi passati. Comitive provenienti da ogni angolo d'Italia, centinaia di pullman arrivati dall'estero, in particolare da Francia e Germania, hanno sostato a Torre. Marco Datrino esulta: ce l'ha fatta. Come in una favola antica è felice e contento per questa scommessa vinta contro le più tetre previsioni. A Torre Canavese e nei comuni limitrofi alberghi, ristoranti, botteghe non hanno mai registrato tanta affluenza. Nel castello sede della mostra, sono saliti personaggi che fanno cronaca, da Sgarbi a Bossi, nonché autorità russe nel campo politico e culturale. La mostra chiude ma forse aprirà in un'altra città italiana: sono in corso trattative. Resta a testimonianza di una primavera indimenticabile e a conferma che i privati possono fare molto a conforto delle direttive, che nell'ambito artistico, ha impartito il ministro ai Beni Culturali: e cioè che la gestione del patrimonio museale, collezionistico e via elencando può dare risultati buoni o ottimi, di immagine ed economici, se vengono affidata alla managerialità privata. Datrino mostra un'ampia documentazione di consensi. Si va dalle lettere di semplici visita¬ tori ad autorevoli autografi: l'ultimo, giunto ieri dalla Casa Bianca americana, è il ringraziamento per la ricevuta documentazione sulla mostra. Nelle sale espositive sono passati ambasciatori e diplomatici, esponenti politici e personalità della cultura. Gli organi informativi, dalla televisione alla stampa straniera hanno dato ampio risalto all'iniziativa che si è posta tra le più suggestive all'interno del calendario nazionale. Non sono mancati, inoltre, i «fuori programma»: come l'esibizione recente del balletto del Bolscioi in Piazzetta Reale a Torino. Tutto, va detto, supportato dall'intraprendenza e dalle risorse di un antiquario che gode in Russia di stima e considerazione, avendo intrecciato rapporti che lo pongono tra i pionieri in Europa nella conoscenza dell'arte del Realismo sovietico. Un aspetto, quest'ultimo, che verrà, il prossimo anno, affrontato scientificamente a Torino con un mostra di artisti del Realismo sovietico, tedesco e italiano. Non è escluso che Datrino proponga per il 1994, un'altra iniziativa estesa ai centri del Canavese di interesse storicoturistico: un «trittico» che comprenderà, oltre Torre Canavese, anche Agliè e Masino. Sono in corso trattative con i responsabili dei musei russi: conoscendo la caparbietà dell'antiquario canavesano non è difficile prevedere che il prossimo anno sarà da segnare nuovamente nel calendario delle manifestazioni da non perdere. Questa sera, nel castello, festa di chiusura su inviti tra luci e ultimi sguardi alle preziose opere esposte. Folla record di oltre 130 mila visitatori provenienti da numerose nazioni per Tesori del Cremlino

Persone citate: Bossi, Datrino, Marco Datrino, Masino, Sgarbi