Pala d'altare trovata al mercato delle pulci

TUNISIA ESTATE SAPER SPENDERE Pala d'altare trovata al mercato delle pulci SPIGOLARE nei mercatini delle pulci è un hobby che talvolta consente sorprese e soddisfazioni come è accaduto a Maria Francesca P. di Racconigi. Scrive la lettrice: «Anni addietro, in un mercatino dell'antiquariato, ho acquistato una pala d'altare (San Sebastiano) di cui allego due foto. La prima è anteriore al restauro, l'altra documenta lo stato attuale del quadro sul quale, in basso a destra, si legge «Augustinus Steucus (o Steugus?) Romanus pingebat 1633». Le dimensioni sono cm. 150 per 80. Potrei avere informazioni sul pittore e un'eventuale stima dell'opera?». Il consulente tecnico del giudice per l'arte antica, prof. Ferdinando Viglieno-Cossalino, «nonostante lunghe ricerche» non è riuscito a trovare traccia dell'autore di questo «San Sebastiano». Ma sostiene: «Si tratta di un pittore minore, ma interessante che si esprime con una forza un po' rustica esaltando la figura in primo piano in un paesaggio vigoroso. Varrebbe la pena, a mio parere, approfondire gli studi su questo artista e per questo la lettrice potrebbe rivolgersi alla Soprintendenza ai beni artistici di Roma, ove sicuramente qualche studioso di pittura locale potrà esserle utile. Il valore di mercato del dipinto potrebbe aggirarsi intorno ai 5-6 milioni». Da Santena Ernesto Varalli spera di essere fortunato inviandoci la foto di un servizio di piatti: «E' un servizio per 12 quasi completo e vario, con motivi floreali blu e rossi, 140 pezzi. Alcuni piatti portano impressa la dicitura, in marrone, dee. 1108 A Soc. Cer. Richard; altri invece hanno lo stemma Società ceramica Richard con un numero che varia». L'architetto Massimo Meli, perito di maioliche e porcellane antiche, sostiene che il servizio da tavola in terraglia bianca decorato a stampo con motivi floreali blu e rossi «è composto da pezzi che non sono dello stesso periodo per quanto riguarda l'epoca di produzione; è stato, infatti, ricomposto nel tempo, unendo i pezzi rimasti da due servizi ben più numerosi». Precisa: «Questa tesi è dimostrata sia dalla fotografia che mostra "pezzi di forma" di stile diverso, sia dai marchi apposti dietro ogni oggetto. Tuttavia può essere definito un servizio di buona qualità, quella che caratterizza quasi tutta la produzione del torinese Giulio Richard, il quale nel 1840 rilevò la fabbrica dei Tinelli a San Cristoforo vicino a Milano, creando un vero impero ceramico, ricco di grandi soddisfazioni, come testimoniano le numerose premiazioni alle Esposizioni Universali. La fabbrica dal 1873 al 1896, data della fusione con la Ginori, assume il nome di Soc. Ceramica Richard ed è proprio in questo periodo che il servizio in possesso del lettore è stato prodotto. Considerando la non omogeneità dei pezzi, il valore complessivo si aggira intorno ai 5-6 milioni». Per M. M. speravamo di avere «belle e felici notizie». Aveva telefonato più volte, aveva scritto due lettere, inviato fotografie. Quel che le stava a cuore era un servizio di piatti da dessert (sette pezzi), «porcellana tedesca, soggetto idilliaco di Fragonard in transfert di rame poi proseguito a mano, caratteristiche che mi ha indicato uno che si intende di porcellane antiche per riuscire a farmi capire dal vostro esperto. E inoltre c'è un marchio "Schwarzenhammer, Germany 90"» scriveva. La sua intenzione era vendere e spiegava: «Solo con la pensione non riusciamo più a tirare avanti anche se mascheriamo le nostre esigenze con molta dignità». Ebbene, il valore complessivo non supera le 350 mila lire. L'esperto, arch. Massimo Meli, dice: «Sono pezzi eseguiti con il sistema della decalcomania, lavorazione economica e veloce per poter eseguire decorazioni piacevoli, ma di scarso valore artistico. Le scene sono ispirate alla maniera pittorica di Fragonard o, comunque, del periodo pittorico idillico del XVIII secolo. Il servizio fa parte di quella produzione economica caratteristica di molte fabbriche tedesche di questo secolo». Simonetta

Persone citate: Ernesto Varalli, Ferdinando Viglieno-cossalino, Giulio Richard, Maria Francesca P., Massimo Meli

Luoghi citati: Milano, Racconigi, Roma, San Cristoforo, Santena, Soc