Presi col video da Milano

Presi col video da Milano Scatta l'allarme a Rivoli, arrestati all'alba Presi col video da Milano «C'è la banda del Bancomat» La scorsa notte, le 5,20. Si è accesa una spia rossa e sul monitor è comparsa l'immagine di tre persone che si aggiravano nella banca. E a Milano, nella stanza dei bottoni della sede centrale della Banca Commerciale Italiana, è scattato l'allarme. Il computer ha detto da dove giungevano quelle immagini che continuavano a scorrere sul video e raccontavano il tentativo di furto al Bancomat. Era l'agenzia di Rivoli, in corso Susa 145. Dieci minuti dopo i banditi sono stati arrestati dagli agenti delle volanti. Stavano tentando di fuggire dopo aver abbandonato all'interno della banca e a bordo di un furgoncino fiamma ossidrica, ferri, palanchini vari. «Quelli del Bancomat», dicono in questura. Avevano già aperto il forziere per il prelievo automatico: dentro c'erano 81 milioni, banconote da 50 mila. Quattro banditi. Domenico Salvatore Misiti, 35 anni; Marco Manzon, 47 anni; Gianpaolo Martinato, 44 anni e il fratello di Misiti, Angelo, 23 anni. Tre pregiudicati, Domenico Misiti, dicono alla mobile, «è legato alla mala organizzata». In Torino, 13 gli assalti ai Bancomat da gennaio. Un miliardo il bottino. Stessa banda? La banca di Rivoli, racconta il direttore, Giancarlo Sosello, ha un sofisticato dispositivo di sicurezza: «Raggi infrarossi tagliano i locali, basta un'ombra per far scattare i sensori». E allora si mette in funzione una telecamera che attraverso la normale linea telefonica trasmette allarme e immagini alla centrale di Milano. Un computer fa partire la richiesta di intervento al posto di polizia o ai carabinieri. Così ieri. Dalla questura sono state inviate tre volanti. Il vicequestore Augusto Giovanforte: «Una corsa lungo corso Francia ai 180 all'ora. Alle 5,30 la banca era circondata». Su una via laterale c'era un Fiorino, a bordo un giovane, aveva in mano una trasmit¬ tente. Gli altri tre banditi stavano uscendo dalla banca, con il passamontagna sul volto. Gli agenti hanno esploso tre colpi di pistola in aria. La banda era entrata in banca scardinando il cristallo blindato di una finestra e di una porta. Poi avevano attaccato il Bancoma. Il forziere si è aperto: dentro c'erano 81 milioni. Angelo Misiti che controllava dall'esterno de¬ ve aver dato l'allarme proprio in quell'istante: «Scappate, la polizia». Troppo tardi. A mezzogiorno i quattro sono comparsi in pretura. Tutti hanno ammesso il tentato furto. Il magistrato ha convalidato gli arresti, concedendo la libertà a Misiti. Il processo giovedì: si rivivrà l'assalto alla banca. Ezio Mascari no Domenico Salvatore (da sinistra) e Marco Manzon in questura

Luoghi citati: Milano, Rivoli, Torino