Hill un dispetto a Prost di Cristiano Chiavegato

G. p. di Francia: l'inglese conquista per la prima volta la pole position G. p. di Francia: l'inglese conquista per la prima volta la pole position , un dispetto a Prost Doccia fredda in Ferrari: Alesi 6° MAGNYCQURS DAL NOSTRO INVIATO Damon Hill, irrispettoso, ha giocato un tiro mancino al compagno di squadra Alain Prost conquistando la prima pole position della sua breve carriera proprio nel G. P. di Francia. Una beffa per il tre volte campione, del mondo, che voleva partire davanti a tutti sulla pista di casa. E in più il figlio d'arte - suo padre Graham aveva ottenuto 13 volte il giro più veloce in qualificazione - ha interrotto la serie record del «professore», che è rimasto a quota 7: ora, se vorrà migliorare il suo palmarés, dovrà ricominciare da capo. Hill ha compiuto una bella impresa: l'14"382, media 205,695 km/h (il record del circuito è rimasto a Mansell con l'13"864, ma le vetture '92 erano diverse). Prost è a 142 millesimi. Alain, a dire il vero, avrebbe potuto teoricamente andare meglio. Lo hanno rallentato un guasto venerdì mattina all'impianto Abs della sua vettura e una frenata troppo secca ieri proprio all'ultima curva, quando era leggermente in vantaggio nei parziali. Prost, tuttavia, si rasserena presto. E approfitta della situazione. «Questo vi dimostra - dice - che alla Williams non ci sono ordini di scuderia. Non sono preoccupato. Sono partito in pole 7 volte, bene in quattro casi alla prima curva non ero più al comando. Quindi non c'è problema. E poi è meglio avere davanti Damon, piuttosto che un altro». Sa benissimo che Hill è un giovanotto di belle speranze, aggressivo e veloce, ma alla lunga meno esperto. Lo stesso Damon, per la corsa, mette le mani avanti: «Sono felicissimo per la mia prestazione, però il Gran Premio sarà difficile». Duro per tutti, in quanto la pista mette alla frusta freni, motori e gomme. Quindi ci sono molti pericoli in agguato. Se Prost ha parzialmente tradito i suoi tifosi e la Francia intera (si potrà rifare oggi conquistando altro margine in classifica su Senna...) altrettanto non si può dire con la Renault che ha fatto l'en plein: quattro motori della Casa francese ai primi quattro posti, con due Williams e le due Ligier di Brundle e Bluiidell. Non era mai successo. Ogni tanto qualcuno riesce ad essere profeta in patria. Passo indietro per la Ferrari che ha perso un posto con Alesi (sesto) e guadagnato troppo poco con Berger (14°). Ci si aspettava di più, viste le premesse della vigilia e l'adozione del motore nuovo. Invece le vetture, ancora una volta, sono parzialmente rinnovate. E i motori modificati hanno impressionato molto meno del prevedibile. Insomma, una doccia fredda per Maranello, sotto gli occhi attenti di Jean Todt, che ha preferito tacere. «Io ho fatto il massimo - ha detto Alesi - ma questi sono gli attuali limiti della vettura». E' chiaro che pure il francesino si aspettava qualcosa di più. Per non parlare di Berger, la cui vettura in due giorni non è mai andate bene, con grossi problemi di messa a punto. Non solo Prost e la Ferrari, comunque, sono rimasti con un palmo di naso. Senna ha fatto segnare il quinto tempo (anche lui per una frenata troppo dura all'ultima curva) e la Benetton ha ottenuto la peggior qualificazione dell'anno con Schumacher settimo e Patrese dodicesimo. Un errore di scelta delle gomme - ha fatto sapere il team - ma il pilota italiano ha anche avuto un sacco di piccoli guai. Il campione brasiliano della McLaren tuttavia non è un pilota che demorde, in nessun caso. Ieri, sorteggiato per una conferenza stampa (normalmente era fra quelli invitati d'ufficio perché ai primi tre posti...), ha detto molte cose. E fra l'altro: ((Adesso sono tranquillo fino al termine della stagione. C'è il tempo per pensare alla prossima. Se il francese (Prost, ndr) vincerà il titolo e deciderà di abbandonare, potrebbe lasciare libero un posto alla Williams». Il lupo, insomma, perde il pelo, ma non il vizio. Cristiano Chiavegato H| Damon Hill è figlio d'arte: suo padre, il grande Graham, aveva conquistato 13 volte la pole in Formula I

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