E la «fettina» prepara il riscatto

E la «fettina» prepara il riscatto E la «fettina» prepara il riscatto Associazionismo e nuovi accordi per battere la crisi TORINO. Tra le tante crisi in atto, in agricoltura come in altri settori, quella della zootecnica è appesantita dalle norme dettate dalla Cee per limitare i surplus. Le difficoltà economiche in cui si dibattono gli allevamenti hanno origini lontane - come fa osservare l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Francesco Fiumara - e sono parzialmente dovute a condizioni naturali e ambientali non propriamente favorevoli, peraltro in buona misura superate con l'introduzione di avanzatissime tecnologie e di innovative formule imprenditoriali. «Pesano comunque negativamente l'inadeguatezza di disponibilità finanziarie - osserva il direttore dell'Associazione produttori Asprocarne, Giovanni Battista Testa - e le penalizzanti, e per certi aspetti anche discriminanti, normative comunitarie che privilegiano i partner del Nordeuropa». Mortificata l'irriducibile passione dei nostri allevatori, e la stessa loro comprovata competenza professionale, le stalle chiudono - come è stato osservato alla recente assemblea dell'Aia - e il patrimonio, bovino in parti¬ colare, non perde solo in consistenza numerica, ma anche in valore genetico, sia quello delle razze autoctone, sia quello acquisito mediante rigorosa selezione. Il segreto per sopravvivere è riunirsi e lavorare insieme. Lo hanno compreso gli oltre 13 mila produttori dell'Associazione Asprocarne Piemonte, che riescono ad immettere ogni anno sul mercato oltre 300 mila capi bovini, presentando così una forza contrattuale che i singoli allevatori non avrebbero certamente.- Ma oltre la difesa degli interessi degli allevatori, Asprocarne Piemonte persegue anche la tutela della salute del consumatore, poiché - come dice il direttore Testa - «noi consideriamo la carne un elemento fondamentale per l'alimentazione dei bambini, degli adulti e degli anziani, adatto in ogni momento della vita di una persona; per ricchezza e varietà dei principi nutritivi, la carne rappresenta uno degli alimenti più completi che l'uomo possa assumere, malgrado alcune campagne di stampa tentino di far credere il contrario». E obiettivo di Asprocarne Piemonte è proprio quello di portare | sulle mense degli italiani carni bovine garantite per la loro provenienza e salubrità. Questo obbiettivo - spiega ancora il direttore - è perseguito in ottemperanza ai compiti istituzionali propri delle Associazioni dei produttori, dettati dalla normativa comunitaria. E - prosegue - con i marchi Coalvi, Carni Doc e sulla base della legge regionale del Piemonte sulle carni garantite, Asprocarne Piemonte produce e distribuisce le carni bovine buone e garantite attraverso i canali commerciali convenzionati. I punti di distribuzione sia per il Coalvi che per le Carni Doc precisa l'assessore Fiumara - sono ancora pochi. «Ma - aggiunge credo che tutto il "sistema carne" vada rivisto». Secondo Fiumara, «bisogna infatti tener conto di più fattori», come le mutate abitudini alimentari, il timore infondato che la carne faccia male, la necessità anche per i macellai di adeguarsi, ad esempio, per fornire alle mense tagli di carne più adatti. Infine, bisogna combattere la strumentalizzazione che a volte viene fatta su qualche allevatore scoperto ad ingrassare gli animali con estrogeni, dimenti¬ cando che altre migliaia di suoi colleghi lavorano in modo pulito. Molti punti di questo programma potranno essere svolti dalle' associazioni produttori, o insieme con esse. E proprio su quelle già esistenti la Regione punta per migliorare la «linea carne». A questo proposito, Asprocarne è pronta a estendere la propria attività, che già nel 1993 sarà gra-. zie anche ai rapporti diretti stabiliti con operatori dei Paesi dell'Est, per l'importazione diretta di vitelli da ristallo e grazie anche all'accordo con il Consorzio di produttori francesi ((Arcadie Elévage». «L'attività specifica di commercializzazione di Asprocarne precisa ancora il direttore Pino Testa - sarà quest'anno scorporata dalle attività istituzionali dell'Associazione e trasferita in una società appositamente costituita». Il volume d'affari, che l'anno scorso ha sfiorato i 5 miliardi di lire, dovrebbe dunque considerevolmente aumentare. Come si vede, se si hanno buone idee e si sa lavorare, anche con la zootecnia si può fare reddito. Gianni Stornello

Persone citate: Carni Doc, Francesco Fiumara, Gianni Stornello, Giovanni Battista, Pino Testa, Secondo Fiumara

Luoghi citati: Asprocarne Piemonte, Nordeuropa, Piemonte, Torino