Ebreo antifascista pericoloso

Ebreo, antifascista, pericoloso Ebreo, antifascista, pericoloso Così VOvra spiava lo scrittore Pubblichiamo uno stralcio del documento inedito in cui la Polizia Politica segnalava alla Divisione Affari Generali la pericolosità antifascista del «Dr. Bassani Giorgio, ebreo» PROMA. 29.6.1942 ER notizia si comunica che da parte dell'«Ovra» di Bologna è stata accertata l'e I sistenza di una vasta e pericolosa organizzazione antifascista cui aderiscono elementi vari. Il movimento in parola, che si propone di rovesciare il Fascismo per istituire una nuova forma di governo, presenta la caratteristica di volersi servire di tutti i partiti per effettuare il suo programma. I mezzi di cui intende servirsi sono le armi e la stampa. Le indagini orientano a ritenere che gran parte del finanziamento sia di provenienza ebraica. Centri accertati di propaganda sono sinora Ferrara e Bologna con riflessi a Forlì e altrove, ma i gruppi sono sorti indipendentemente l'un dall'altro con tendenze politiche diverse e soltanto in un secondo momento si sono collegati per cercare di costituire un fronte unico antifascista. Nel ferrarese esponenti principali del movimento sono il Dr. Bassani Giorgio, ebreo, originariamente di principi liberali, l'insegnante elementare Costa Alda di idee socialiste, l'ebreo prof. Morpurgo Vito ed i comunisti Zappaterra Tancredi, operaio gassista e Magoni Giovanni, fruttivendolo. Fra i mili¬ tari vanno segnalati il Tenente di complemento Buzzoni Giovanni, decorato della croce di guerra al valor militare sul campo durante la campagna di Russia 1941-42 ed il Caporal Maggiore Ravaldini Foscolo, entrambi in forza al 2° Regg. Artiglieria celere di stanza a Ferrara. Fra le iniziative prese dagli antifascisti di Ferrara notevole è quella di avere inviato a Verona il Tenente Buzzoni per tentare - attraverso un intermediario, il Capitano Siliotti Augusto - di attrarre nell'orbita dell'organizzazione il Generale d'Armata Dall'Ora Fidenzio ed il Generale di Divisione Cadorna. Quest'ultimo sarebbe stato indicato al Dr. Bassani come elemento di dubbia fede dal Sostituto Procuratore del Re a Ferrara, Dr. Colagran- de, di sentimenti antifascisti. A Bologna gli aderenti sono in prevalenza degli intellettuali (Prof. Rinaldi Antonio, Prof. Cavalli Giancarlo, Dr. Gnudi Cesare), di idee politiche liberali, redattori di scritti rivoluzionari quali «Direttive» e «Dichiarazioni di ottobre». Essi si tengono a contatto con elementi di altre città (Prof. Ragghiarti Carlo Ludovico a Modena, Prof. Delle Piane Mario a Siena, Aw. Angeletti Bruno a Forlì, commesso viaggiatore Lami Francesco a Forlì, il Dr. Valcarenghi Aldo a Milano) e con militari (sottufficiale carrista Gomella Giuseppe, universitario, Tenente Doglio Carlo) per elaborare libelli antifascisti e divulgarli. La «Ricostruzione», il «Risveglio», l'«Italia libera», la «Voce del popolo» sono le pubblicazioni più diffuse accanto al periodico «l'Unità» di intonazione comunista. Le indagini proseguono ma già sono stati operati una sessantina di fermi e sono stati sequestrati oltre a materiale tipografico ed armi, manoscritti antifascisti e libri. Il Direttore, Capo Divisione della Polizia Politica