Troppo «pallidi» per ballare

15 Ravenna, polemiche per la selezione dei clienti in alcuni locali Troppo «pallidi» per ballare Senza abbronzatura, discoteca vietata RAVENNA. Paolo Danesi ha 26 anni, i capelli corti e l'espressione seria e compunta. Da professorino. Di mestiere fa il presidente dell'Arci Nova di Ravenna. Per principio non frequenta discoteche. L'altra sera, invece, al Kundera, locale di fresca apertura di Lido Adriano sulla Riviera Ravennate, ha deciso di fare uno strap» po alla regola. Con questo risultato: «Cacciato fuori - racconta divertito - da un buttafuori con pantaloni di pelle, abbronzatissimo, pettinato a coda di cavallo e al quale arrivavo a malapena all'ombelico». Ma perché? «Perché - sorride stavolta un po' amaro - probabilmente non ero abbronzato al punto giusto, o meglio: non lo ero per niente, indossavo una normale camicia sopra un paio di jeans e non ero accompagnato da una ragazza favolosa». La stessa sorte era toccata circa un quarto d'ora prima ad alcuni suoi amici, stessa faccia da bravi ragazzi, ma poca simpatia per il sole. E ad alcuni turisti tedeschi: questi sì rossi come gam¬ beri, ma «colpevoli» di indossare abiti troppo normali per un locale che vuole essere «di tendenza». Anzi, tutto era cominciato proprio da lì. «Passavo per caso - Paolo Danesi continua il suo racconto quando ho visto questi miei amici con l'aria un po' sconsolata perché, appunto, erano rimasti fuori. Ragazzi adesso ci provo io, ho detto. E invece sono stato bloccato da quel gigante tirato a lucido con gentile, ma fermo: "Lei non può entrare"». Fin qui la cronaca di una serata «andata in bianco» di cui nessuno avrebbe saputo nulla se il protagonista di questo curioso episodio non avesse deciso di affidare il suo sfogo-denuncia ad una lettera aperta inviata ai giornali. «A mio avviso - scrive addirittura - la selezione "a occhio" viola pesantemente l'articolo 3 della Costituzione, quello che sancisce che siamo tutti uguali senza distinzione di sesso, razza, lingua, opinioni politiche e via dicendo. La "selezione estetica" è un criterio che criminalizza, indispettisce e mortifica chi viene rifiuta¬ to». Parole dure. I titolari del Kundera non si sentono però né razzisti né, tantomeno, animati da sentimenti discriminatori. «Non si tratta di una selezione estetica, ma di una selezione di moda, come avviene in tutti i locali del mondo - si difende uno dei soci, Sergio Buio -. Da noi può entrare sia il ragazzino di 16 anni che la signora non più giovanissima. A patto però che si comporti in maniera consona al nostro locale. Non abbiamo un concetto standard di bellezza, né tantomeno chiediamo alla nostra clientela un particolare tipo di look. Uno può essere bello sia in jeans che in doppiopetto. Però è chiaro: se uno vuole entrare al Kundera conciato come va in spiaggia, cioè in pantaloncini corti ed in ciabatte, beh, si sbaglia». Una motivazione giudicata debole da Danesi che «minaccia» di mettersi alla testa di un movimento di protesta: «Quello di chi vuole andare in discoteca vostito come gli pare». Roberta Emiliani

Persone citate: Kundera, Lido Adriano, Paolo Danesi, Ragazzi, Roberta Emiliani, Sergio Buio

Luoghi citati: Ravenna