Milano, chiesti 79 rinvìi a giudizio

Milano, chiesti 79 rinvìi a giudizio Milano, chiesti 79 rinvìi a giudizio Ed è stato arrestato Scacchi ex direttore dell'Aem MILANO DALLA REDAZIONE Il turno di ingresso a San Vittore ieri è toccato ad Augusto Scacchi, ex direttore generale dell'Aem (Azienda energetica municipale) di Milano. E' stato infatti arrestato per corruzione aggravata per una storia di tangenti da quattro miliardi e duecento milioni. E' lo stesso episodio che aveva portato in carcere Paolo Stafforini, imprenditore di Voghera. In pratica, secondo l'accusa, Stafforini aveva fatto il collettore di tangenti, pagate da lui e da altri imprenditori del settore e depositate sui conti svizzeri delle sue società, Idreco ed Elke. Questi soldi sarebbero poi ritornati in Italia e sarebbe toccato a Scacchi distribuirli tra i vari partiti. Domani sarà interrogato dal gip e non è escluso che dal suo interrogatorio possa arrivare un ulteriore allargamento dell'inchiesta. Quella di ieri, comunque, per l'ex direttore Aem, è stata proprio una giornata «no». In carcere ha infatti saputo che la Procura ha chiesto il suo rinvio a giudizio per un'altra vicenda di tangenti, per cui era stato indagato lo scorso febbraio. Assieme a Scacchi, il processo è stato chiesto per altri 54 imputati,, a cui se ne devono aggiungere altri 24 nell'ambito dell'inchiesta sull'Arnsa (l'azienda dei servizi ambientali). In tutto, quindi, 79 persone sul cui rinvio a giudizio dovrà decidere il gip Italo Ghitti. L'elenco comprende imprenditori, amministratori e politici: Lo¬ renzo Cariboni, noto costruttore della Valtellina; il manager Paolo Caccia, già coinvolto anche per l'Eni; Emanuele Ducrocchi, ex amministratore milanese del psi ed ex manager della «Maggiora» fuggito all'estero con la cassa dell'azienda; gli ex assessori milanesi Pierfranco Giuncaioli (psdi) e Alfredo Mosini (psi). Il vertice Aem è rappresentato dal predecessore di Scacchi, l'esponente repubblicano Giacomo Properzj, e dall'ex consigliere Enrico Fiorentino. Compaiono poi Loris Zaffra, l'ex dirigente del psi lombardo protagonista di un lungo braccio di ferro con i magistrati; gli imprenditori Paolo Scaroni (Techint), Bruno Tronchetti Provera e il già citato Stafforini. Nell'elenco si trova anche Maurizio Prada, ex presidente dell'Atm, cassiere della de milanese, nonché grande «collettore» di tangenti e «gran pentito» dell'inchiesta. Un altro «collettore pentito» è il socialista Sergio Redaelli, che si ritrova nell'elenco degli imputati per la vicenda Amsa. Assieme a lui l'ex presidente dell'azienda Antonino Brambilla (de); i costruttori Antonio Romagnoli e Ugo Fossati; il rappresentante per la Lombardia della Fiat Iveco, Luigi Caprotti e quel Giovanni Manzi, ex presidente socialista della Sea noto per la sua lunga latitanza a Santo Domingo. Mancano dall'elenco gli ex sindaci psi di Milano Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri, il repubblicano Antonio del Pennino e il socialista (ex psdi) Renato Massari: tutti parlamentari per cui è stata richiesta, ma non ancora concessa, l'autorizzazione a procedere. Intanto le altre inchieste continuano: ieri ha lasciato il carcere l'industriale farmaceutico Francesco della Valle, ex amministratore della «Fidia». E Sergio Restelli, segretario dell'on. Claudio Martelli, ha ottenuto gli arresti domiciliari oltre due mesi di custodia cautelare. Augusto Scacchi ex direttore generale dell'Aem di Milano

Luoghi citati: Italia, Lombardia, Milano, Santo Domingo, Voghera