UNA CITTA CADUTA IN OSTAGGIO

«Sono gesti da Terzo Mondo» UNA CITTA' CADUTA IN OSTAGGIO VORREI domandare a Gipo Farassino, che conosciamo e apprezziamo come uomo di spirito e che ha dimostrato tante volte di avere altissimo il senso del ridicolo, se crede davvero a quello che va ripetendo ossessivamente in questi giorni Umberto Bossi, che non mi è mai apparso uomo di molto spirito, sempre arrabbiato ed esagitato com'è, essere state le elezioni del sindaco di Torino manovrate e quindi distorte da un complotto di cui farebbero parte il pds, la grande industria e, naturalmente, la mafia. Abbiamo avuto molte occasioni in questi ultimi tempi di constatare che chi ricorre al complotto per spiegare i propri guai dimostra generalmente di essere a corto di buoni argomenti. Tuttavia, non vorrei sbagliare, mi pare che ci creda, se è vero che, rinviando la convocazione del Consiglio comunale, non si accorge di commettere tre errori, e, se non vogliamo chiamarli errori, tre atti di grave irresponsabilità morale, giuridica e politica. Il primo consiste nel venir meno al compimento di un atto dovuto, giacché, se pure non secondo la lettera della legge che tace su questo punto, ma secondo i precedenti e lo spirito della stessa legge, per cui l'elezione diretta del sindaco avrebbe dovuto porre fine una buona volta alle lunghe estenuanti trattative fra partiti per la formazione di una maggioranza, è evidente che il Consiglio deve essere messo in condizione di svolgere le proprie funzioni al più presto possibile. In secondo luogo ed è l'errore più grave - rinviando la convocazione a Norberto Bobbio CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Gipo Farassino, Norberto Bobbio, Umberto Bossi

Luoghi citati: Torino