«E' legittima difesa»

«P legittima difesa» «P legittima difesa» // teologo: in Italia non si può usare «La pillola antistupro? Un semplice - e drammatico - strumento di difesa. Da usare in situazioni eccezionali, dove la violenza è generalizzata, dove la violenza è un nemico quotidiano. E oggi l'unico esempio di questa brutalità è rappresentata dalla Bosnia». Padre Michele Simone, gesuita, caporedattore di « La Civiltà Cattolica», mette le mani avanti su possibili interpretazioni più liberali. Padre Simone, allora questo «modello» non può essere esportabile? Pensiamo alle metropoli italiane, a città come Roma, Milano, Torino, dove la violenza verso le donne è sempre in agguato. «Lo ripeto. Assolutamente no. La pillola antistupro non ha nessun motivo di esistere nella nostra realtà. Capisco i drammi di molte donne, ma la condizione necessaria perché venga usata è appunto che ci sia un pericolo costante, generalizzato, che l'uso dello stupro faccia parte di una certa prassi quotidiana. Questo non avviene certo in Italia. In Bosnia invece sì. Le vittime sono le suore come le donne sposate, come le nubili. A loro è permesso usare la pillola, per loro è agire come in legittima difesa. Ma per le altre assolutamente no». Un'apertura molto limitata, dunque. «Non parlerei di aperture. E neppure di novità. Questa teoria era già stata espressa molti anni fa da alcuni teologi. Eravamo negli Anni Sessanta, le violenze verso le donne, in certe zone dell'Africa, erano una drammatica realtà. E anche allora si disse che la "pillola antistupro" era legittima. Il discorso è questo: la procreazione non avviene durante un atto d'amore. Anzi questo atto non è certo finalizzato alla procreazione. E' un atto di violenza, deliberato e generaliz¬ zato. Un atto di guerra, come testimoniano i drammatici episodi della Bosnia. In questo caso non si può non dire sì all'uso della pillola. Un uso, lo ripeto, che è autorizzato dalla dottrina della Chiesa». Sì alla pillola, dunque. E l'aborto? Non si pongono le stesse condizioni? Non esiste forse la stessa drammatica realtà? «In questo caso non c'è nulla da fare. Il principio del rispetto assoluto per la vita umana vale anche nel caso in cui una donna rimanga incinta in seguito ad uno stupro. E' una barriera che non si può mai superare. Certo occorre seguire l'insegnamento del Papa: offrire comprensione, solidarietà. Capire il dramma che quella donna ha vissuto e sta vivendo. Ma l'aborto assolutamento no. Mai, in nessun caso». Luigi Stigliano

Persone citate: Michele Simone, Padre Simone

Luoghi citati: Africa, Italia, Milano, Roma, Torino