Bloccato un pirata dei computer di Angelo Conti
Sequestrati 20 mila floppy-disk copiati illegalmente da una banca-dati svedese Sequestrati 20 mila floppy-disk copiati illegalmente da una banca-dati svedese Bloccato un pirata dei computer Da Torino con il «modem» riceveva iprogrammi Poi li riproduceva, vendendoli a costi ridotti Un telefono, un modem, un computer bastavano ad un intraprendente torinese per arrivare al cuore di una banca-dati svedese molto particolare e copiare quasi tutti i programmi in comercio al mondo, ultime versioni comprese. Poi il software veniva trasferito su comuni floppy-disk da 3,5 pollici e posto in commercio sul mercato clandestino a un decimo dei prezzi ufficiali. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ha messo a segno ieri a Torino il più importante sequestro di software pirata mai avvenuto in Italia. Nella casa di Carlo Montrucchio, 48 anni (denunciato a piede libero), conosciuto nel mondo dell'informatica alternativa con il soprannome di Devil, le Fiamme Gialle dirette dal tenente Rossi hanno sequestrato 20 mila floppy disk pronti per essere smerciati, 7 potenti personal computer, 2 lettori per dischi ottici, 3 modernissimi modem oltre a centinaia di copie fotostatiche di manuali dei programmi in vendita. Secondo la Guardia di Finanza il Montrucchio si collegava via telefono alla banca dati (in gergo BBS) svedese dove, fornendo un codice particolare, poteva accedere ad una sorta di grande magazzino di software commerciale. Sceglieva e copiava, inviando a Stoccolma un piccolo corrispettivo. Il trasferimento dei dati (dalla banca dati al computer del pirata) avveniva in poche decine di secondi, utilizzando velocissimi modem a 9600 bauds. Una volta caricato il.programma sul proprio computer non gli era difficile creare quante copie voleva. Il catalogo (realizzato su floppy disk e diffuso per posta) era particolarmente ricco e conteneva sistemi, operativi come Windows e Dos, elaboratori di testi come Word, Wordstar, Ami, programmi di grafica come Aùtocad, Corel Draw, Adobe, e di impaginazione come Publisher, Pagemaker, Ventura, antivirus come il pittoresco Saddam Control. Disponibile anche un programma per la gestione di reti come Netware della Novell, utilizzato prevalentamente da studi professionali ed aziende. Ed inoltre centinaia di giochi, alcuni di recentissima uscita. Il valore commerciale dei programmi sequestrati a prezzo pieno avrebbe superato i 2 miliardi, mentre sul mercato clandestino va valutato intorno ai 200 milioni. Torino, con questo sequestro, si ripropone come città all'avanguardia in Italia nel settore del software clandestino: «Vi operano un buon numero di cracker - spiegano alla Guardia di Finanza - abilissimi nello sproteggere, cioè nel rendere copiabili, anche programmi superdifesi. Stanno sorgendo inoltre numerose centrali di duplicazione, come quella del Montrucchio, che garantiscono anche un eccellente livello di qualità. I clienti, invece, sono quasi sempre di fuori regione: comprano sul catalogo e pagano contrassegno». I pirati rischiano forte. Dal primo gennaio è entrato in vigore un nuovo articolo (il 171 bis) della legge 633/'41 e successive modifiche, che prevede per «chiunque abusivamente duplica a fine di lucro programmi per eleboratore» una reclusione da tre mesi a tre anni ed una multa sino a 6 milioni. Oltre, ovviamente, alle probabili rivalse in sede civile delle software-house danneggiate, che potrebbero risultare particolarmente salate. Angelo Conti Un agente della Guardia di Finanza mostra i dischetti sequestrati
Persone citate: Montrucchio, Saddam Control, Ventura
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