Un momento di sport tra Bosnia e Croazia di C. P.

Un momento di sport tra Bosnia e Croazia BASKET Agli Europei incominciano i quarti di finale Un momento di sport tra Bosnia e Croazia MONACO. L'Europeo di basket entra nella fase decisiva: da oggi, con i quarti di finale, non si può più rimediare agli errori, chi perde esce di scena. E tiene banco una sfida che si porta sulle spalle un tragico conflitto, quella tra Croazia e Bosnia, ex alleate contro il dominio dei serbi ma oggi coinvolte in una guerra in cui è difficile capire chi è e dove sta l'amico o il nemico. Croati e bosniaci, fino a due anni fa, giocavano per la stessa bandiera con serbi e sloveni, da fratelli, e proprio il basket era servito a mantenere rapporti di amicizia tra i giocatori anche quando la politica voleva dividerli. Ma tutto è diventato più difficile, ora che la gran parte dei cestisti bosniaci è reduce da un fronte sanguinoso, ora che Avdic ha avuto l'udito lesionato dallo scoppio di una granata e che il tecnico Krehic porta sulla fronte la cicatrice della pallottola di un cecchino. Rischio di incidenti? Crediamo di no: Primorac, Bilalovic & C. vorranno vincere la loro battaglia sul campo, da sportivi, contro i loro ex fratelli più famosi, e per riuscirci contano su uno spirito di bandiera superiore, magari anche su un certo senso di colpa che potrebbe frenare i favoritissimi croati, in gran parte arricchitisi da bravi mercenari del canestro in Italia, Spagna e altri Paesi. Il pericolo semmai potrebbe venire dalle tribune, dove è annunciata una folta rappresentanza di tifosi di entrambe le etnie. Ma la polizia tedesca (dopo aver mandato qualche accidente agli azzurri, che avrebbero potuto evitare questa sfida) è preparata ad affrontare la situazione, come aveva predisposto tutto al meglio per la sfida di Berlino tra tedeschi e turchi, decisiva per l'accesso ai quarti. Detto di Croazia-Bosnia, ricordiamo gli altri incontri: Francia-Grecia sembra il più incerto, sulla carta; la Spagna dovrebbe prevalere sulla Germania se le furie rosse (e gli arbitri) non si faranno condizionare dal tifo per la squadra di casa. Chiude la serie un altro derby, fra Russia ed Estonia, grande sorpresa di questo torneo: sulla carta il pronostico pare scontato per i russi, ma anche qui l'orgoglio degli estoni «liberati» potrebbe giocare un ruolo importante, [c. p.]

Persone citate: Avdic, Primorac