Tutte le magie del mondo chiuse nel museo di Gabriella Bosco

Tutte le magie del mondo chiuse nel museo Giochi segreti, testimonianze e documenti: aperto a Parigi il «circolo della grande illusione» Tutte le magie del mondo chiuse nel museo C'è persino l'automa egiziano con cui Napoleone giocava a scacchi P— PARIGI ROUST che si trasforma in Mago Merlino: un gioco di prestigio di per sé _ inimmaginabile. I giornali francesi hanno dai.o la notizia così, ma è ovvio che - come in ogni gioco di prestigio degno del suo nome - c'è dietro un trucjco. Monsieur Proust, nella fattispecie, non si chiama Marcel ma Georges e al grande scrittore non risulta neppure sia legato da parentela. Amante delle lettere sì, però. Il professor Proust fino a ieri le insegnava. Ma contemporaneamente coltivava, dall'età di 15 anni, la passione delle arti magiche. Le studiava, le praticava. Con la laurea in Lettere prese quella da illusionista. E con il tempo è diventato così abile che è riuscito a trasformare 1500 metri quadri di scantinati pericolanti e umidi, anzi proprio allagati per via della vicina Senna, in un immenso antro asciutto e sicuro da fare invidia allo stesso Merlino. Anni e anni di lavori erculei, coadiuvato da una meravigliosa famiglia tutta agli ordini della sua bacchetta, che gli hanno permesso di realizzare il primo Museo della Magia, unico in Europa («E forse nel mondo»). E' in pieno Marais, quartiere sulfureo da quando ci abitava il marchese de Sade e borgo nascosto pieno di storia e di mistero, che il signor Proust da qualche giorno riceve fiero e gioviale i visitatori. Solo il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 2 alle 7 del mattino, però. Il resto della settimana continua a «praticare». Scesa la lunga scala di accesso, sono molte le curiosità sotto le volte sature di aura del museo. L'aspetto più interessante è senza dubbio quello documentario: tramite pannelli esplicativi e oggetti d'epoca si seguono le principali tappe evolutive della storia della magia, si scopre ad esempio che sotto Carlo LX non meno di 30 mila maghi esercitavano nella sola Parigi. O che Luigi XIV, benché Re Sole, aveva grande familiarità con i Principi della Notte. Ma anche la raccolta di pezzi rari è rimarchevole. L'automa egiziano, ad esempio, con il quale si dice che Napoleone giocasse a scacchi. Un quadro surrealista (d'autore ignoto) da cui escono le braccia di uno scheletro che suona il violino. Bussolotti e mazzi di carte appartenuti a grandi maghi del passato. Anamorfosi turche. Una splendida collezione di affiches originali create per gli spettacoli di prestidigitazione della Belle Epoque. Complicatissime macchine per le cosiddette «grandi illusioni». Una sezione è riservata al campo sterminato dei giochi ottici, perno di base di tutta la magia bianca. Vi si accede da una strettoia su cui campeggia la Testa di Abramo Lincoln di Salvador Dali, l'illusione più celebre al mondo. A rotazione, il signor Proust organizza poi mostre temporanee consacrate ad aspetti, periodi, temi specifici. Questo è il momento della prestidigitazione francese, i giochi di «manipolazione». Seguiranno a ruota, di tre mesi in tre mesi, la magia americana e quella italiana. Fin qui il museo. Ma c'è dell'altro. Dietro una tenda che nasconde un muro, muro solo in apparenza, si apre un'area più occulta ancora. Vi ha sede l'Acca¬ demia. Il signor Proust ne è pre sidente, vi accoglie per le riunioni di aggiornamento i membri dell'Associazione dei maghi di. Francia nonché di tutto il mondo quando sono di passaggio. Un'at tività questa ormai ventennale, trasferita adesso qui dal 9° ar rondissement - ai piedi di Mont maitre - dove aveva sede prima, insieme con la scuola. Il signor Proust forma i maghi delle gene razioni future: proprio ieri un centinaio di allievi si sono diplomati. Una fucina di illusione, insomma. Ma si è avvertiti entran do: illusione, diceva Cocteau non inganno. Gabriella Bosco Nell'illustrazione il Mago Merlino incontra la fata Viviana nella foresta di Broceliande. Nel nuovo museo parigino si scopre che sotto Carlo IX esercitavano nella capitale ben 30 mila maghi

Luoghi citati: Europa, Francia, Parigi