Duello in paese per una donna di Fulvio Milone

Arzano, due boss si sono contesi l'amante per alcuni mesi gettando nel panico gli abitanti I Ogni anno in Italia Arzano, due boss si sono contesi l'amante per alcuni mesi gettando nel panico gli abitanti Duello in paese per una donna Almeno sei sfide con le armi in pugno NAPOLI. Lei, lui, l'altro: una storia tutto sommato'banale se non fosse per l'epilogo, con sei duelli notturni a colpi di pistole nella piazza del paese e con l'arresto dei contendenti. I rivali in amore erano guappi di tutto rispetto: «uomini di panza», come si dice a Napoli, pronti a giocarsi la vita sulla canna di una pistola pur di conquistarsi le grazie di una donna. Lei non è certo il simbolo della «femme fatale» immortalata in tanti film neri: una bellezza a dir poco appannata, con il fisico segaligno e il volto inespressivo, incorniciato da capelli biondo-stoppa. Potrebbe interpretare al massimo il ruolo di una giudiziosa e anonima donnina senza grilli per la testa. Eppure, nei verbali della polizia, a Maria Monte, 30 anni, sposata e madre di due bambini, viene affidata la parte tutt'altro che comoda della maliarda per la quale due camorristi di Arzano si sono inseguiti per mesi giurandosi vendetta e scambiandosi un bel po' di piombo rovente. Tutto comincia l'inverno scorso, quando nella vita di Maria fa il suo ingresso trionfale un certo Vincenzo Ferraiuolo, 34 anni. Un vero duro, anche se in paese lo hanno soprannominato «Semenzella» (semino) a causa del fisico tutt'altro che atletico. Duro sì, ma innamorato follemente di Maria, che lo contraccambia con grande passione tanto da abbandonare casa e famiglia per dedicarsi totalmente al suo nuovo compagno. Ma sulla sua strada c'è un terzo uomo, Agrippino Efficie. E' più guappo del suo rivale, fa parte di una famiglia di camorristi. E' coraggioso e svelto di mano, tanto che gli amici lo chiamano «Palle tre». La fama di boss se la costruì alla fine degli Anni 70, quando in carcere affrontò e uccise a coltellate don Mico Tripodi, pezzo da novanta della 'ndrangheta calabrese. Anche lui vuole Maria, e se la prende, o meglio, impone a «Semenzella» e alla fidanzata il classico triangolo. A uno come Efficie non si può dire di no. Gh incontri a tre si susseguono con cadenza settimanale in un vecchio garage abbandonato nel centro di Arzano fino ai primi di maggio, quando in una tiepida sera di primavera l'orgoglio sopito di Salvatore Ferraiuolo ha un brusco risveglio. Maria Monte, interrogata, racconterà alla polizia di un litigio furioso, seguito dal primo di una lunga serie di duelli stile «Ok Corrai». La prima sfida avviene in via Sette Re, alle spalle del Municipio: «Semenzella» e «Palle tre» si affrontano con le pistole in pugno. Le pallottole fischiano nel silenzio della notte, conficcandosi nelle saracinesche dei negozi e frantumando le vetrine. Ferraiuolo rimane ferito a una natica. Alla polizia, però, dirà di essere rimasto vittima di un tentativo di rapina a mano armata. Da quel giorno ad Arzano non c'è più pace. Le sparatorie, almeno sei, si susseguono nelle strade e nella piazza principale del paese. Tutti sanno di Maria e dei suoi due pretendenti, che interrompono il sonno e seminano il panico in paese. Ma davanti alla polizia nessuno è disposto a pronunciare i due temutissimi nomi di .Efficie e Ferraiuolo. Racconta un funzionario della squadra mobile napoletana che per mesi si è lambiccato il cervello per venire a capo del mistero di Arzano: «Ogni volta era la stessa storia: ricevevamo una telefonata anonima che segnalava una sparatoria in via tal dei tali, ma al nostro arrivo trovavamo solo le tracce di quelle maledette pallottole sui muri scheggiati, o sulle saracinesche dei negozi». I detective del¬ la questura alle prese con il giallo delle sparatorie notturne finiscono con il convincersi che le revolverate sono opera del racket: non a caso i proiettili centrano le vetrine dei negozi, e le serrande sembrano colabrodi. Interrogano i commercianti, che giurano di non pagare il pizzo alla camorra, minacciano arresti e denunce per falsa testimonianza, organizzano appostamenti e ronde notturne. Ma è tutto inutile: le pistole tacciono quando il paese è presidiato dalla polizia, ma tornano a cantare appena le «volanti» si allontanano. La svolta nelle indagini arriva improvvisa, durante l'interrogatorio dell'ennesimo negoziante. Sommerso da una valanga di do¬ mande, accusato di favorire con il suo silenzio una banda di spietati taglieggiatoli, sbotta: «Commissà, quante volte ve lo devo ripetere? Arrestatemi pure, ma io continuerò a dire la verità: le tangenti non le ho mai pagate. Voi, piuttosto, avete sbagliato tutto. Indagate a fondo, e scoprirete che dietro le sparatorie c'è una storia di donne. Ad Arzano abita una certa Maria Monte... lei sa tutto». E Maria Monte, interrogata, confessa: «Sparavano per amor mio», dice. Agrippino Efficie e Salvatore Ferraiuolo sono stati arrestati: erano a casa, a meditare l'ennesima vendetta. Fulvio Milone Ad Arzano per due mesi si sono vissute scene da film western

Luoghi citati: Arzano, Napoli