Nei conti Ferruzzi c'è una voragine

Mentre i titoli crollano in Borsa, Guido Rossi incontra i giudici di «Mani pulite» Mentre i titoli crollano in Borsa, Guido Rossi incontra i giudici di «Mani pulite» Nei conti Ferruzzi c'è una voragine Tra Montedison e Ferfin altro «buco» di388 miliardi La Procura: «Ciò che è emerso finora è una pagliuzza» MILANO. Una voragine. Dopo i 320 miliardi di perdita spuntati nei conti esteri della Montedison International, altri 180 miliardi di «minusvalenze non registrate» individuati sempre nella cassaforte svizzera. Magari bastasse: nella Ferfin, la capogruppo che oggi a Ravenna tiene l'assemblea di bilancio, sono almeno 188 i miliardi di perdite a carico di una società estera inseriti in bilancio senza essere stati sufficientemente documentati. Voragine? 320 più 180, più 188: un pozzo nero. Ormai è chiaro: nei misteri profondi di Ferruzzi-Montedison sono i giudici a tenere le fila. E mentre in Borsa i titoli crollano, l'incredulità diventa sgomento. Così, ecco spiegata l'urgenza della magistratura a voler metter sotto tutela il gruppo: ecco spiegato il voler vederci più chiaro di quindici giorni fa. Qualcosa si comincia a intravedere adesso, dopo il nuovo faccia a faccia di ieri pomeriggio a palazzo di giustizia, tra il neopresidente Guido Rossi e Francesco Greco, il giudice che ha sotto tutela la situazione Ferruzzi, e Gherardo Colombo, uno dei magistrati di «Mani pulite». E' proprio dagli accertamenti avviati da un paio di mesi per verificare l'esistenza di canali di finanziamento della Montedison che i giudici hanno cominciato a sospettare l'esistenza dei tanti buchi in bilancio. La molla? L'inchiesta Enimont partita per verificare se lo scioglimento del matrimonio tra Eni e Montedison sia stato possibile dopo il pagamento di mazzette ai partiti. Non solo mazzette, però. Nel pozzo nero potrebbero nascondersi antiche sottrazioni di denaro tout court. Da parte di chi? Di amministratori? Non parlano i giudici. E ancor meno dice Guido Rossi che dopo un'ora e un quarto di colloquio con Greco e Colombo si sottrae, ridendo, ai cronisti con una battuta: «Sono un docente di diritto, sono un avvocato, non parlo». E i 320 miliardi, professore? «Non so niente, sono presi- dente della Montedison da un giorno». Riserbo ovvio. Ma intanto qualcosa comincia a filtrare. Qualche ammissione sull'entità delle perdite nascoste: «Quello che finora è emerso, è una pagliuzza», dice Greco. E qualche conferma da parte di un magistrato del pool («Trovo curiosa una rettifica all'ultimo minuto») di come la rincorsa a ritoccare in extremis i bilanci sia forse dovuta al desiderio di evitare guai successivi con la magistratura. Mentre la presenza in tribunale dell'avvocato di Raul Gardini ha sollevato interrogativi che possa essere aperta una inchiesta anche sulle passate gestioni. Insomma, nel vai e vieni di Rossi dagli uffici del tribunale, c'è la conferma di una collaborazione che punta a far chiarezza totale. Le sorprese, dice chi sa, saranno ancora tante. E la via crucis dei Ferruzzi ancora ben lontana dall'essere finita. Ieri, dopo l'addio in Montedison, la famiglia se ne è andata anche dalla Calcestruzzi, altro pilastro storico. Dimezzato il dividendo, messo nero su bianco l'esborso di tangenti (quantificato in 3,8 miliardi), i Ferruzzi si sono dimessi anche dalla Calcestruzzi: via Alessandra, via Vittorio Giuliani Ricci; marito di Franca. E oggi, sempre a Ravenna, l'atto terzo in Ferfin. I riflettori restano in terra di Romagna dove il ribaltone è già scontato: il tandem voluto da Mediobanca e dalle banche creditrici, Guido Rossi presidente ed Enrico Bondi amministratore delegato, è pronto ad assumere anche in Ferfin (come lunedì in Montedison) il timone. Consiglio ristretto: fino a qualche giorno fa si dava per certo Arturo Ferruzzi presidente onorario e Carlo Sama vicepresidente. Ma dopo l'esclusione di Sama in Montedison («Non poteva restare: i giudici hanno aperto un procedimento sulla base dell'articolo 2049 per verificare se ci sono state gravi irregolarità societarie e un ex amministratore come lui rischiava di essere revocato», confessa un autorevole legale), difficilmente i due ex capofila dei Ferruzzi resteranno. Toccherà ad Alessandra concedere il bis. Ma più che sugli uomini,.i riflettori saranno ancora fissi sui conti. Dopo l'aumento di 60 miliardi della perdita Ferfin (adesso di 1226 miliardi e non più di 1161) causata dai 320 miliardi di buco di Montedison International, si aspetta adesso di vedere cos'altro succederà sui bilanci Ferfin: verrà confermato il nuovo «buco» da 180 miliardi individuato dai giudici in Montedison International? E meglio precisati i 188 miliardi di perdite della controllata estera Ferfin? Armando Zeni SA MONTEDISON 1 GIUGNO 29 GIUGNO 1 GIUGNO 29 GIUGNO A destra Guido Rossi neopresidente di Ferfin e Montedison mentre esce dal palazzo di giustizia milanese

Luoghi citati: Mediobanca, Milano, Ravenna, Romagna