Diteci se paga solo l'innocente

I «lentocrati» di Bruxelles e i giochetti dei politici falliti RISPONDE O.d.B. Diteci se paga solo l'innocente QUESTA lettera viene da un carcere della penisola e termina con un «la prego, in caso di pubblicazione, di omettere la mia firma e il luogo di spedizione». Ora il luogo di spedizione lo conosco, ma la firma, come spesso succede alle firme, è di difficile decifrazione. Quindi, anche se volessi pubblicarla, non potrei e la lettera va considerata, a tutti gli effetti, lettera firmata, ma anonima. Ne prendo in considerazione, dunque, solo una parte che riassume certi dubbi che vengono espressi in altre lettere con maggior veemenza o maggior circospezione, ed, evidentemente, testimoniano qualche perplessità di una parte dell'opinione pubblica, perplessità che sarebbe utile discutere con franchezza. «E' vero - dice il mio interlocutore -, che è il Gip Ditse pagl'inno eci a solo cente che firma l'ordine di arresto, ma, a leggere il mio, zeppo di circostanze e nomi a me sconosciuti, si deduce che nessuna indagine è stata fatta prima dell'arresto. Esiste, ovviamente, un teorema nella mente del procuratore e a questo si adegua il Gip, anche nel primo interrogatorio, per modo di dire, effettuato in carcere. La figura del Tribunale della Libertà è anch'essa inutile e adagiata sulle posizioni del procuratore. Non parlo per esperienza diretta, ma, in base alle informazioni dei legali, che subito mi hanno avvertito di non fare alcun affidamento su questo Tribunale. Solo durante la fase dibattimentale (processo) verranno a galla tutte le fesserie. Alcuni miei coimputati hanno potuto confessare, e subito sono stati scarcerati. L'innocente nulla può confessare ed inizia a scontare per intero il tempo previsto per la custodia cautelare. Al processo, tra alcuni anni, potrà riabilitarsi e tornare a testa alta alla propria azienda, nel frattempo caduta in rovina, e cercare di ripulirsi dall'infamia...». E' tutto falso oppure in qualche percentuale corrisponde alla realtà? Sarebbe non solo giusto, ma necessario chiarirlo. Oreste del Buono Gent.mo sig. Del Buono, scusi se scrivo a mano, ma in carcere non mi è consentito l'uso della macchina per scrivere. Leggo nella sua rubrica di sabato 12 giugno la lettera «Magistrati amici o nemici». Non entro nel merito della mia vicenda personale, ma voglio fare alcune considerazioni. Innanzitutto il sistema vigente non tutela l'eventuale innocente che sia finito nella rete della giustizia. Le prime fasi sono di potere esclusivo del procuratore della Repubblica. La figura del Giudice per le Indagini Preli• minari può essere abolita... XYZ?

Persone citate: Del Buono, Oreste Del Buono