A Catania di F. Alb.

A Catania A Catania Restituisce la tangente CATANIA. Per riavere la libertà, ha restituito i soldi della tangente direttamente al giudice che lo aveva fatto arrestare. Enzo Miraglia, consigliere provinciale della de ed ex sindaco di Adrano, è stato scarcerato dopo aver consegnato al gip Sebastiano Cacciatore un libretto bancario infruttifero con depositata la somma di sessanta milioni di lire. E' la tangente che Miraglia aveva ricevuto quattro anni fa per votare la costruzione del Centro fieristico di viale Africa, un appalto da 174 miliardi al centro di uno scandalo che ha trascinato in galera tutta l'ex giunta provinciale del socialista Giulio Sascia Tignino, l'ex padre-padrone della de catanese Nino Drago e ha determinato la richiesta di autorizzazione nei confronti di due personaggi di primo piano della politica catanese: l'ex ministro Salvo Andò e l'ex presidente della Regione, il de Nicolosi. I giudici catanesi hanno già accertato un giro di tangenti che supera i cinque miliardi e mezzo. Miraglia ha ammesso di avere ricevuto la tangente dalle mani dei capogruppo de alla Provincia Giacomo Sciuto, che secondo i giudici avrebbe incassato dall'impresa costruttrice una megamazzetta poi distribuita ai consiglieri del suo partito. [f. alb.]

Persone citate: Enzo Miraglia, Giacomo Sciuto, Giulio Sascia Tignino, Miraglia, Nicolosi, Nino Drago, Salvo Andò, Sebastiano Cacciatore

Luoghi citati: Adrano, Catania