Dal credito sportivo più soldi per salvare motovelodromo e stadio

36, Mutui agevolati a Regione e Coni Dal credito sportivo più soldi per salvare motovelodromo e stadio Più soldi per lo sport e, soprattutto, a tassi ragionevoli, quindi in autunno arriverà un «piano regolatore» per programmare gli interventi di edilizia sportiva in tutto il Piemonte: venerdì la Regione, il Coni e l'Istituto per il credito sportivo hanno firmato un protocollo d'intesa propedeutico alla stipula di un'apposita convenzione per finanziare l'edilizia sportiva. Per il Piemonte c'era l'assessore allo Sport, Daniele Cantore, il senatore Nicola Signorello del Credito sportivo, il presidente della giunta Gian Paolo Brizio e il delegato regionale del Coni, Alberto Ferrerò. La convenzione consentirà agli enti pubblici di accedere a mutui agevolati sino a un tetto che per l'anno in corso ammonta a 5 miliardi. Il tasso d'interesse sarà del 4 per cento. Molto poco, tenuto conto che il Credito sportivo concede prestiti al tasso dell' 11 per cento e le banche del 16. A beneficiare dei mutui agevolati saranno in primo luogo Comuni e Comunità montane, ma non sono esclusi i privati, cioè le società che presenteranno richieste motivate ed articolate. La supervisione spetterà alla Regione, che con la convenzione firmata venerdì si pone alla pari con quegli enti locali che già fruiscono di rapporti privilegiati con l'istituto finanziario. Sulla vicenda ha avuto un peso importante il fatto che Cantore ha recentemente ricoperto l'incarico di coordinatore degli assessori regionali allo Sport di tutta Italia. Lo stesso Cantore nei prossimi giorni ha in programma un incontro con Valentino Castellani, il neosindaco di Torino, per affrontare i problemi più urgenti che affliggono lo sport cittadino: si discuterà innanzitutto del motovelodromo, della sua ristrutturazione e della destinazione del vecchio Stadio Comunale. Per destinare i 5 miliardi di fondi la Regione si baserà su una sorta di «piano regolatore» per lo sport che, ancora in forma di bozza, sarà presentato in autunno dall'assessore Cantore. Il documento, le cui linee fondamentali puntano alla messa a norma delle strutture esistenti, al loro adeguamento per i portatori di handicap, al completamento e al miglioramento di nuove costruzioni, è stato redatto basandosi sul censimento del Coni relativo al quinquennio '89-'93, che fotografa le difficoltà nelle quali versa l'impiantistica piemontese. Dal documento esce un quadro sconfortante (si veda la tabella), dove proliferano i campi da bocce e mancano le piscine. A Torino, cinque impianti su cento si trovano in uno stato di conservazione insufficiente. Le varie strutture sono per due terzi di proprietà pubblica, ma la gestione è solitamente affidata a privati. Il «piano regolatore» privilegerà le opere di manuten¬ zione, per elevare la qualificazione delle strutture, dagli spogliatoi alle docce fino agli impianti di illuminazione artificiale. Lo stato di conservazione degli impianti per l'atletica è «insufficiente» nel 22,4 per cento delle piste rettilinee e delle pedane. E' nella media regionale la distribuzione di palestre: 31,9 ogni centomila abitanti. Gli investimenti, nelle intenzioni del piano, andranno indirizzati verso la realizzazione di nuove palestre, soprattutto nelle aree periferiche. Va da sé che l'incremento si rifletterà anche sul numero dei campi di pallacanestro e pallavolo. Essendo impianti che si rovinano rapidamente, il «piano regolatore» indicherà gli interventi manutentivi nel lungo periodo. [c. p.] CAMPI DA BÒCCI Daniele Cantore, assessore regionale allo Sport, ha dato il suo contributo nell'accordo con l'Istituto del credito sportivo

Persone citate: Alberto Ferrerò, Cantore, Daniele Cantore, Gian Paolo Brizio, Nicola Signorello, Valentino Castellani

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino