Litigano a Spoleto due grandi della danza

Béjart sconfessa Schaufuss, che replica Béjart sconfessa Schaufuss, che replica Litigano a Spoleto due grandi della danza SPOLETO. Ancora acque agitate al Festival di Spoleto. Maurice Béjart ha sconfessato Peter Schaufuss che, con il complesso della Deutsche Oper di Berlino da lui diretto, deve eseguire due famose coreografie béjartiane, dal 7 all' 11 luglio al Romano: «L'uccello di fuoco» e la «Sagra della primavera» di Stravinsky. Béjart è stato duro: «quella dei berlinesi era una interpretazione mediocre». Da Berlino il danese ha rilanciato: «Sono sbalordito della dichiarazione di Béjart e sorpreso del tentativo di divieto». La compagnia tedesca nel '90 firmò un accordo quadriennale per essere autorizzata a rappresentare i due balletti. I diritti erano a tempo indeterminato p comprendevano anche l'autorizzazione a rappresentare uno dei balletti di Béjart a più ampio respiro come «Ring um den Ring». «Abbiamo rappresentato le coreografie di Béjart in molti teatri europei, tra cui il Marinski di San Pietroburgo e il Coliseum di Londra. Non esiste un accordo né scritto né verbale a proposito della tournée, come afferma Béjart. Andremo a Spoleto dice Schaufuss -, né Béjart né chiunque altro potrà fermarci». Il balletto dell'Opera di Berlino è atteso per la 3a rappresentazione del festival. Prima arriveranno Garth Fagan Dance con «Griot New York» (Teatro Romano, 30/6), il Teatr Ekspresji polacco 1*1/7 al Nuovo con «Zun» di Misuro-Geinsborough. Il ciclo chiuderà al Romano dal 13 al 17/7, con il Balletto di Victor Ullate che rappresenterà creazioni di Delgado. [1. r.J

Persone citate: Delgado, Garth Fagan Dance, Griot, Maurice Béjart, Peter Schaufuss, Schaufuss, Stravinsky, Victor Ullate

Luoghi citati: Berlino, Londra, New York, San Pietroburgo, Spoleto