In attesa dei garanti tanto vale dare i numeri di Curzio Maltese

20 In attesa dei garanti tanto vale dare i numeri Fede SOPRAVVIVERA' la Rai fino al 1994? Non serve saper leggere un bilancio o l'astratto dibattito in corso per capire che siamo all'ultimo atto. Basta accendere il televisore in un qualsiasi giorno «speciale». La domenica dei sindaci. «Ci sei?» «Mi senti?» «Vediamo se parte il servizio» «Vedo il video ma non sento l'audio». Magnifico. Prove tecniche di trasmissione. Come agli esordi del colore. Il giorno dopo si replica a Blob. Combinare tre collegamenti da Milano, Torino e Catania è ormai diventata un'impresa paragonabile al lancio dello shuttle. La Fininvest non è da meno. Dagli studi di Milano 2, Emilio Fede si prova a domare una sgangherata diretta dalla balera di Larnbrate. In linea d'aria sarà un chilometro. Sui giornali monta come panna la polemica, finché non è bella acida. S'incrociano pareri di Umberto Eco e Serena Dandini, Marzullo e Popper. Nella hit parade della chiacchiera nazionale, la televisione ha preso il posto del calcio. L'ha capito Aldo Biscardi, riadattando il bar sport a osteria numero uno del dibattito televisivo. Nelle immagini, Berlusconi atterra in area il senatore del pds Rognoni e poi, in preda a raptus agonistico, protesta con l'arbitro («nipotino di Stalin!»). A bordo campo, si scaldano Guglielmi e il principe Caracciolo. In tribuna stampa Galliani, Curzi e Scalfari litigano come Mosca e De Cesari sullo schema delle frequenze: a zona, a uomo? Sessanta milioni di commissari tecnici e ministri delle Poste. Quello vero, Pagani, da quando ha perso i poteri, è folgorato da visioni di apocalissi tecnologiche. Altri danno i numeri. Giorgio Bocca scrive che le tv di Berlusconi danno da mangiare a quarantamila dipendenti. Sarebbero soltanto tremila, però bisogna calcolare che devono anche bere e pagare la bolletta del telefonino. Dal Manifesto si apprende che Leoni Orsenigo, l'agitatore di forche, è «l'esperto di Bossi nel settore telecomunicazioni». Bel colpo, senatur. Vuole «cacciare dalla Rai i tremila giornalisti di partito». Peccato siano 1500, compresi i non lottizzati, che ci sono. L'importante è partecipare e scovare «un modello futuribile» per l'informazione pubblica. Il professor Miglio Santoro Parietti , , a di 0, e e o pgiornali del Canton Ticino (pensavamo TeleBrianza International). A occhio e croce, non sembrano i migliori del mondo. Però hanno qualcosa da insegnare al nostro «servizio pubblico». Per esempio, i notiziari in spagnolo per gli immigrati. La Rai potrebbe studiarne uno in arabo, dedicato ai fratelli maghrebini. Miglio sarà senz'altro entusiasta. Il campionato si ferma per tre mesi, Rai e Fininvest sono piene di debiti, ma sulle spiagge si discute di campagne acquisti miliardarie. Il Gullit della situa zione sarebbe Alberto Castagna, uno che come lo metti o lo togli da un programma, il risultato non cambia. Alba Parietti invece no: meno ascolti fa, più sale l'ingaggio. A Domenica In ha reso poco, ma era appena stata operata. Forse cambia squadra anche Santoro. Lo dice da tre anni, ogni volta che deve rinnovare il contratto. Si decida: il Paese non può vivere nell'angoscia e gli ultras sono già in piazza. Marino Bartoletti torna invece alla Rai con un'idea geniale: fare «Tutto il calcio...» in televisione. L'aveva venduta due anni fa alla Fininvest: un disastro. Se gli va ancora male può sempre presentare «No- vantesimo Minuto» alla radio, magari senza moviola. Un capostruttura che firma si trova. Tutti gli scandali finiranno domani. Nel consiglio d'amministrazione Rai arrivano i nostri. Una scena da Silverado. Cinque garanti cinque in groppa al cavallo di viale Mazzini. Sparatoria. E' un bel mestiere, il garante, alla moda. Italia, terra di garanti, poeti e navigatori. Anzi, traghettatori. Tutti che si offrono di traghettarci verso il nuovo. (Lo diceva anche Caronte, imbarcando i dannati). E noi che ci accontenteremmo di riuscire a raggiungere l'Elba, Ponza, Lipari. Il traghettatore in capo Ciampi ha varato una commissione parlamentare per la riforma della Mammì. «La nuova legge arriverà in Parlamento entro la fine del '95», ha promesso. Questo è sicuro. Al massimo si può dubitare che questo Parlamento arrivi alla fine del '93. Nel frattempo, c'è la possibilità che la Rai venga riformata dai giudici, come già Tiri, l'Eni e i partiti. Buone vacanze. o i Curzio Maltese sse eri Fede Parietti Santoro

Luoghi citati: Canton, Catania, Italia, Lipari, Milano, Mosca, Torino