Sognare un'altra vita: troppo comodo

Sognare un'altra vita: troppo comodo RISPONDE O.d.B. GENTILE signora Blangetti, confesso di sentirmi abbastanza tagliato fuori dalla discussione, ma ritengo che lei abbia il diritto di esternare le convinzioni raggiunte, come mi dice, attraverso tragedie e dolori: «La reincarnazione distoglie da quella figura di Padre, pieno di amore, che perdona sempre a tutti, basta che riconosciamo i nostri errori; quel Padre che tutti ama, ma che ha sempre un occhio di particolare tenerezza per il figlio perduto, che lo cerca fino a che lo trova e allora fa festa: "Uccide il vitello grasso e lo abbraccia con amore..."». Lei, gentile signora Blangetti, ora è finalmente sicura: «Con la reincarnazione l'uomo vuole ancora essere l'autore della propria esi- Sogun'alttroppo nare a vita: omodo stenza e non accetta l'umiltà di mettersi nelle mani di Dio. E' questo un altro modo per non accettare la morte ed il mistero di una vita oltre il proprio Io, oltre il proprio egoismo, oltre la propria inutilità (pennelli inutili senza la mano dell'artista). E così, nella sua eterna contraddizione, l'uomo preferisce l'idea di tante morti pur di avere tante vite in cui riaffermare il proprio egoismo. Se solo distogliesse per un attimo lo sguardo da se stesso, l'uomo capirebbe quanto sottilmente falso sia il discorso Karmico, tutte le brutture del mondo si vedrebbero nell'ottica della cecità umana e non nel destino. Per esempio, la povertà del mondo è colpa dell'uomo che ha scelto l'egoismo (sfruttamento e ingiustizia) piuttosto che l'onestà«e la carità...». Gentile signora Blangetti, lei non perdona nulla all'uomo per ricordagli che è sempre e solo uno strumento. Chiedo scusa di non poter pubblicare tutta la sua lettera, ma spero di averne estratto una valida parte della sua professione di fede, di ritorno dalla reincarnazione. Oreste del Buono Sognare un'altra vita: troppo comodo Egr. sig. vorrei rispondere alla lettera del 12/6/93 del sig. Bona di Torino. Sono una donna che per un certo periodo ha accarezzato la teoria della reincarnazione e credo di avere una certa «cultura» in merito. Poi un giorno una tragica e dolorosa illuminazione mi ha aperto gii occhi e mostrato quanto ingannevole sia tale proposta. Accettando il discorso della reincarnazione, l'uomo si pone con superbia davanti a Dio. E' vero che Gli attribuisce giustizia cosmica ma Gli nega il grande mistero, la grande forza della misericordia e del perdono... Caterina Blangettì Morozzo (Cuneo)

Persone citate: Blangetti, Caterina Blangettì, Gentile Signora Blangetti, Oreste Del Buono

Luoghi citati: Morozzo, Torino