Ecco la sua confessione

Ecco la sua confessione Ecco la sua confessione quelle classi. Qualche volta penso che fosse una fotografia dì una società in miniatura dove tutti i caratteri riescono a convivere in un accordo così stretto e quasi armonioso da farmi pensare al socialismo e all'anarchia. Nella mia giovinezza, a Brooklyn, si vedevano spesso dei vagabondi. Uno in particolare. Era una sorta di anarchico senza portafoglio, per così dire. Egli aveva rifiutato il nostro insensato modo di vivere e scelto la vita in esilio. Qualcuno di loro sarebbe potuto diventare un buon francescano. Non erano interessati a cambiare il mondo, essi avevano cambiato mondo. Ne conobbi alcuni, un bel po' di anni dopo, erano delle figure simili a Cristo, anche se un po' pidocchiosi, un po' sporchi (più, per dire il vero, vicini ai monaci degli Anni Bui). Quello che voglio dire con tutto questo è che quella piccola classe di una scuola italiana mi offrì una prima immagine del «mondo come è». Bastò il tempo di andare al liceo per scoprire un mondo fatto di ricchi contro poveri, di cattolici contro ebrei, studiosi contro semplici studenti, per non dire di repubblicani contro democratici e così via. In breve, quel meraviglioso cosmo dove ognuno svolge un ruolo non esisteva più. Quando ho cominciato a rileggere il libro, recentemente, avevo la speranza che scrivendone in qualche pagina letteraria avrei potuto risvegliare l'interesse di qualche editore e vedere finalmente il libro ripubblicato. Mi veniva da pensare soprattutto a come Cuore potrebbe influenzare i nostri giovani lettori. Oggi custodisco poche speranze, i nostri giovanissimi, come pure gli adulti, sono condannati. E' troppo tardi per deviare la marea. Troppo tardi per convertirsi. Noi siamo ormai all'ultimo stadio della civiltà, non c'è nessun rimedio alla sclerosi. Lasciate che i benefattori muoiano sul campo di battaglia. Tanto vale che il resto di noi congiunga le mani e aspetti che suoni la morte. E noi, come nella Bibbia, possiamo già parlare della morte vivente. E in verità non c'è morte più orribile della morte in vita. E così sia. Amen! Henry Miller

Persone citate: Henry Miller