«I Baggio ditta del gol grazie all'esorcista»

Il «colpo» di un collezionista torinese ad un'asta di Sotheby's a New York Dopo la benedizione, grandi risultati «I Baggio, ditta del gol grazie all'esorcista» Sono stati i genitori dei due campioni a rivolgersi al prete-tifoso di Cesena FORLÌ'. Chi meglio di un esorcista per combattere il Diavolo? Devono aver pensato proprio questo i genitori di Roberto e Dino Baggio quando, qualche mese addietro, si sono rivolti a don Palmo Righi, 80 anni portati con lo spirito del giovinetto. Una fede religiosa così intensa che lo ha portato fino alla cattedrale di san Vicinio, a Sarsina, sulle colline cesenati: luogo tradizionale di esorcismi e di battaglie contro il Maligno. Un'altra fede, più profana e terrena, lo vede impegnatissimo a seguire via cavo le evoluzioni della Juventus e dei suoi giovani campioni. «Non confondiamo il sacro col profano. Però, devo dire che la fede nella Juventus è una cosa seria: sentita, con tanto trasporto e molto affetto. Nasce in tempi lontani prosegue il religioso -, quando ho passato due anni a Torino, con i missionari della Consolata. All'epoca giocava Combi, da allora il bianconero ce l'ho nel cuore». Quale miglior occasione che coniugare la benedizione detta «del collare», che s'impartisce da secoli nel nome di san Vicinio, e la battaglia sportiva contro la squadra che ha come simbolo proprio lui, il diavolo? «Si sono presentati da me, alcuni mesi or sono, i genitori di Roberto e Dino Baggio. Mi hanno portato le fotografie dei due campioni, hanno chiesto di benedirle. L'ho fatto, anche con il collare di san Vicinio». Da quel momento in avanti la Juventus si è trasformata, la premiata «ditta Baggio & Baggio» è diventata un'altra cosa: gol a raffica e gioco da grande spettacolo. Fino alla conquista della Coppa. «Sono felice - dice don Palmo perché da quel momento le -^se sono cambiate. Hanno segnato gol su gol. Da parte mia li aiuto anche da lontano, quando vedo la Roberto Baggio Juventus in televisione urlo, mi sbraccio, rischio di esagerare. Ripeto spesso: "Su ragazzi, non fatemi fare brutta figura". Mi hanno quasi sempre accontentato». Di mezzo infatti c'è una benedizione vera, ma anche una grande passione. «Da ragazzo giocavo in porta - aggiunge don Palmo Righi -, poi ho sempre seguito il campionato da lontano. Facendo un tifo sfegatato per la Juventus. Sì, è vero, mi farebbe piacere incontrare Boniperti e Trapattoni, forse potrebbero avere bisogno di una benedizione anche loro». In realtà la cattedrale di san Vicinio è una specie di «faro» nella nebbia del peccato. Da secoli vi si praticano gli esorcismi. Ma anche e soprattutto le benedizioni con il «collare», uno scomodo cilicio di ferro che san Vicinio usava per le penitenze. Tanto che in Romagna è usuale il detto: «Vai a Sarsina, a farti benedire». Sono più di mille, ogni anno, i fedeli che ricorrono agli uffici di don Palmo e don Valentino. Per se stessi e per i pro- pri cari. Più complessa la vicenda dell'esorcismo: «I casi sono pochi, rari», dicono i religiosi di Sarsina. Ma ogni tanto il rituale per scacciare il Maligno viene ripreso e riutilizzato. Ovviamente c'è l'autorizzazione delle gerarchie religiose: «Il momento più bello è il recupero della serenità di chi si rivolge all'esorcista», spiega ancora don Palmo. Don Palmo Righi ricorda gli altri sportivi che hanno fatto capolino da queste parti. A cominciare dal Cesena del presidente Lugaresi. Ma Roby e Dino Baggio sono un'altra cosa: «In fondo conclude il religioso - la loro battaglia sportiva somiglia alla nostra. Il loro avversario ha un diavoletto sulle maglie». Luigi Luminati Roberto Baggio

Luoghi citati: Cesena, Forlì, Romagna, Sarsina, Torino