Querela contro Lodigiani

Querela contro lodigiani Querela contro lodigiani Lui insiste: ero d'accordo con D'Antoni e Benvenuto MELANO. «Speravamo in una maggiore flessibilità dei sindacati su problemi quali gli orari di lavoro e i turni sui lavori urgenti»; «volevamo sindacati con una presenza forte, al fine di evitare la microconflittualità in singole regioni o in singoli cantieri». Così il costruttore Vincenzo Lodigiani ha spiegato la sua decisione di finanziare Cisl e Uil, almeno secondo quanto si legge nei verbali di interrogatorio pubblicati dal settimanale «L'Espresso». Lodigiani dice che il pagamento era stato discusso tra lui e altri imprenditori aderenti all'Ance (l'associazione dei costruttori) fin dal 1989, ma che venne effettuato solo nel febbraio del 1992 quando egli si recò - così racconta - nella sede della Cisl con cento milioni in contanti: «Alla fine dell'incontro Sergio D'Antoni chiamò uno dei suoi collaboratori e gli consegnò il denaro». Lodigiani decise poi un ulteriore finanziamento di 350 milioni: «Mi incontrai con D'Antoni sempre nella sede della Cisl; mi indicò un funzionario con il quale concordai di versare il contributo a un centro studi Cisl denominato Unitas. E' probabile che il contributo sia stato effettivamente versato - dice Lodigiani -, ma se ciò è avvenuto è certo che non è stata versata l'intera somma pattuita». Trecentocinquanta milioni erano in preventivo anche per la Uil: «Contattai personalmente il segretario Giorgio Benvenuto racconta il costruttore - e all'interno di una discussione più ampia gli comunicai i nostri intendimenti. Benvenuto mi mise in contatto con un funzionario con il quale concordai un contributo alla cooperativa Crei, sotto forma di pubblicità per la rivista "Lavoro". Come nel caso della Cisl il denaro stanziato non fu tutto consegnato». Immancabili le reazioni dei sindacati: Benvenuto già ieri mattina ha depositato la denuncia per diffamazione. La Cisl da parte sua ribadisce che «è tutto falso» e annuncia che «intende ulteriormente investire le autorità giudiziarie per ristabilire la verità e ottenere la condanna dei diffamatori». Uno dei primi passi doveva essere la testimonianza spontanea di D'Antoni alla procura di Milano, ma neppure ieri il segretario Cisl è comparso. [s. mr.l

Persone citate: Benvenuto Melano, D'antoni, Giorgio Benvenuto, Lodigiani, Sergio D'antoni, Unitas, Vincenzo Lodigiani

Luoghi citati: Milano